Alimentazione

Fibre e verdure per evitare il diabete gestazione

Una donna in gravidanza grazie a ovociti donati 14 anni fa

Seguire una dieta sana è essenziale e lo è ancor di più per le donne in gravidanza. Gli alimenti che non devono proprio mancare sono le fibre e le verdure, perché proteggono dal rischio di sviluppare quello che in gergo medico si definisce “diabete gestazione”. Al contrario, mangiare cibi industriali o che contengono grassi saturi aumenta il rischio di svilupparlo. Stando ad un recente studio pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition, che ha esaminato l’associazione tra l’assunzione di nutrienti e l’insorgenza del diabete gestazionale in donne in sovrappeso, non ci sono dubbi: il diabete gestazionale è favorito dall’eccesso di peso ed è una condizione tutt’altro che rara. E i rischi connessi a questa patologia sono importanti, su tutti la possibilità che «il feto cresca troppo, con conseguenti difficoltà al momento del travaglio, il pericolo che il neonato possa avere ipoglicemia o difficoltà di respirazione a causa di una insufficiente maturazione polmonare», spiega Agostino Consoli (presidente della Società Italiana di diabetologia). Queste conseguenze 1si manifestano, complessivamente, nel 5-7% delle gravidanze con diabete gestazionale». 

ALTERAZIONI METABOLICHE 

La ricerca, condotta in Finlandia, ha utilizzato i dati di 351 future mamme in sovrappeso o obese. I risultati mostrano che seguire una dieta sana all’inizio della gravidanza riduce il rischio di diabete gestazionale mentre un maggior consumo di grassi, soprattutto saturi (burro, strutto), che aumentano i livelli infiammatori nell’organismo, favoriscono invece lo sviluppo di questa condizione. «Che la dieta mediterranea, i cui pilastri sono pane e pasta integrali, proteine vegetali e fibre (legumi, verdure, ortaggi, frutta) e grassi monoinsaturi (olio di oliva) sia un esempio di alimentazione sana è noto: non era ovviamente praticata dalle donne finlandesi, ma è interessante notare che, in questa popolazione, il consumo di vegetali e pane di segale era associato ad un rischio più basso», prosegue Consoli. Quello che l’articolo conferma è che «i cibi processati in modo industriale e ricchi in grassi trans (margarine), come dolci confezionati, glasse, patatine fritte, crocchette di pollo, merendine, salatini e alcuni insaccati come i wurstel, sono associati ad un aumento di diabete gestazionale e, più in generale, di alterazioni del metabolismo». La buona notizia, conclude, “è che cambiare l’alimentazione nei primi mesi di gravidanza ha risultati positivi». Ecco perché è essenziale sensibilizzare le donne in dolce attesa. 

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