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Green pass, attenzione al messaggio sulla scadenza

Controlli sui green pass

Il Green Pass, o meglio la paura che possa non essere più valido, sta creando scompiglio tra moltissimi pazienti in diverse regioni d’Italia. Il perché lo denunciano i medici di famiglia della FIMMG Campania, che da sabato stanno ricevendo messaggi dai propri assistiti con richieste di spiegazioni e di aiuto.  «Stiamo ricevendo centinaia di messaggi allarmati da pazienti convinti che dal 1 febbraio il loro Green Pass non sarà più valido – dicono i camici bianchi-. Purtroppo il Ministero della Salute sta inviando una comunicazione scritta in modo poco chiaro, che sta generando una grave confusione». Il messaggio del Ministero della Salute – spiegano ancora i medici di famiglia – inizia con un’allarmante dichiarazione: dal 1 febbraio la certificazione verde COVID-19 non sarà più valida in Italia a seguito del passaggio da nove a sei mesi della durata di validità della certificazione per vaccinazione oppure per guarigione post vaccinazione (articolo tre del decreto legge numero 221 del 24 dicembre 2021)». Poi l’invito a prenotare la dose di richiamo (booster) entro il 30 gennaio 2021 «così potrai ottenere la nuova certificazione che avrà una durata di sei mesi dalla data di somministrazione del vaccino».  Ciò che non viene messo sufficientemente in luce è che chi ha fatto la dose di richiamo o, nel frattempo, ha avuto il green pass di guarigione, non deve tenere conto di questo avviso. I medici di famiglia della FIMMG Campania auspicano che il Ministero possa correggere queste comunicazioni per rendere chiaro come l’avviso di scadenza del Green Pass riguarda solo i cittadini che non hanno fatto la dose di richiamo e che non sono in regola con gli obblighi vaccinali.

MESSAGGI AI DEFUNTI

La cosa incredibile è che questo messaggio pare stia arrivando tramite e mail ed sms a diversi pazienti ormai deceduti, quasi una beffa per tante famiglie che hanno perso i propri cari a causa del Covid e non solo. Ne hanno prova i medici di famiglia che al momento della registrazione di un paziente anziano per la vaccinazione per agevolarlo avevano inserito la propria mail. «In diversi casi abbiamo ricevuto il messaggio di scadenza del green pass anche per persone che ormai non ci sono più», rivelano. Non è un dettaglio che ad accorgersi di questo errore di comunicazione siano proprio i medici di famiglia, accusati da più parti di sparire nel fine settimana, ma di fatto gli unici ad essere sempre attenti alle esigenze dei pazienti. Proprio loro, nonostante fosse sabato, hanno rincuorato i pazienti preoccupati, chiarendo che se si è in regola con la vaccinazione quel messaggio non è da considerarsi. Intanto, sul fronte del Covid almeno una buona notizia sembra arrivare. A quanto pare l’enorme diffusione di Omicron, e la sua minore virulenza, potrebbe portarci presto ad una quasi normalità e segnare di fatto la fine della pandemia. Tuttavia gli esperti ci vanno con i piedi di piombo, perché già in molti casi il Covid ha dimostrato di saper mutare e creare problemi sempre nuovi. Inoltre, non ci si può dimenticare che in molte parti del mondo milioni di persone non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose di vaccino.

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