Bambini Economia sanitaria

Obesità, farmaci per dimagrire già a 12 anni

obesità infantile: un bimbo sulla bilancia

Farmaci per dimagrire già a partire dai 12 anni. Fa molto discutere l’indicazione delle nuove linee guida per il trattamento dell’obesità infantile e degli adolescenti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp). Per i pediatri, la prima scelta resta l’adozione di uno stile di vita sano, con un’alimentazione corretta e regolare attività fisica. Ma, quando non si ottengono risultati, già a partire dai 12 anni di età nei ragazzi obesi è possibile usare farmaci per perdere peso e abbattere il rischio di sviluppare malattie correlate a un peso eccessivo. «Il farmaco non sostituisce, ma si affianca alla correzione dello stile di vita», chiarisce il primo autore delle linee guida, Claudio Maffeis. «Una possibilità che non avevamo e che ora è disponibile: farmaci che comportano una riduzione del peso anche del 10%».

LE TERAPIE

Attualmente, in Italia sono autorizzati soltanto due farmaci contro l’obesità (anche per la fascia pediatrica). Uno di questi si usa per alcune forme genetiche rare di obesità a partire dai sei anni in poi e l’altro per le forme di obesità comune a partire dai 12 anni in poi. Si tratta di terapie che vanno prescritte da pediatri, ma nonostante tutto da parte di molti genitori i dubbi non mancano. A chiarire la posizione dei pediatri è la presidente Siedp Mariacarolina Salerno, che spiega: «L’obesità non è una colpa né una scelta, ma una malattia cronica e complessa non del bambino ma di tutta la famiglia». Tuttavia, sottolinea Maria Rosaria Licenziati (segretario generale della Siedp «dire che l’obesità è una malattia non significa che è sempre necessario un approccio farmacologico né tantomeno chirurgico. Lotta alla sedentarietà e un’alimentazione sana degli adolescenti e delle loro famiglie rappresentano il primo tentativo da fare».

I DATI

In Italia, soffre di obesità quasi il 10% dei bimbi (circa 700mila fra i 5 anni e i 15 anni). Di questi, oltre 150mila sono obesi gravi. Una situazione che si fa ancor più grave se si guarda alle regioni del Sud, dove prevalgono stili di vita poco sani e moltissimi bambini e adolescenti non praticano alcuno sport. Stando agli ultimi dati disponibili (ma il problema è ormai cronico) l’Italia, con Cipro, Grecia, Malta e Spagna si colloca tra i paesi con i più alti tassi di obesità infantile. La prevalenza in è pari al 18%, dato che raggiunge il 19% negli adolescenti. Come per gli adulti, si osserva un forte gradiente territoriale nella distribuzione dell’obesità tra la popolazione giovanile con i valori più alti nelle regioni meridionali, come Campania (37,8%), Molise (33,5%), Basilicata (32,4%), Abruzzo e Puglia (31,2%).

 

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