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Un intervento non invasivo per operare la tiroide

Chirurgia maxillo facciale
Il progetto vede in campo l’Ospedale del Mare dell’ASL Napoli 1 Centro e l’azienda californiana Pulse Bioscience

Una nuova tecnologia potrebbe cambiare il futuro della chirurgia per i noduli tiroidei, liberando i pazienti dall’esigenza di assumere farmaci a vita. Il progetto vede in campo l’Ospedale del Mare dell’ASL Napoli 1 Centro e l’azienda californiana Pulse Bioscience, che assieme hanno avviato uno studio clinico finalizzato a valutare gli effetti della nuova tecnologia.

I PRIMI PAZIENTI

Approvata dal Comitato Etico, la fase clinica sperimentale dello studio parte dal 13 aprile sui primi quindici pazienti, affidati alle mani del dottor Stefano Spiezia, direttore della Chirurgia Endocrina dell’Ospedale del Mare – reparto che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per gli studi nel campo dei trattamenti non invasivi delle patologie benigne e neoplastiche della tiroide. Il progetto “Save your Thyroid” nasce con lo scopo di divulgare e promuovere la tecnica e i benefici della termoablazione tiroidea come procedura innovativa standard utile ad evitare e ridurre il numero di interventi chirurgici non necessari con il grande vantaggio di ridurre il volume del nodulo senza cicatrici, senza anestesia generale, senza un ricovero prolungato (se non di due ore dopo la procedura) e soprattutto che conserva la tiroide e non costringe il paziente ad assumere per tutta la vita la compressa di ormone tiroideo.

Il team del dottor Spiezia

INNOVAZIONE

«L’utilizzo delle più moderne tecnologie e delle tecniche messe a punto all’Ospedale del Mare – dice il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva – permettono di aumentare la qualità di vita, riducendo drasticamente le complicanze che precedono e seguono l’intervento. Inoltre, con queste tecniche innovative si favoriscono tempi di recupero praticamente immediati». La grande innovazione tecnologica che sarà utilizzata nella sperimentazione rappresenta una svolta epocale, ed è sicura, perché sfrutta una tecnologia già utilizzata per il trattamento di neoplasie come il melanoma e i tumori maligni del pancreas (conosciuta come elettroporazione).

PARTNERSHIP

In occasione dei primi trattamenti, il 17 aprile sarà ospite presso l’Ospedale del mare, per visionare i casi clinici, il Professor Ralph Tufano – rinomato chirurgo statunitense, Capo Dipartimento della Chirurgia della tiroide e testa collo della Università di Sarasota in Florida – e per una proficua cooperazione scientifica tra le due istituzioni italiana e statunitense.

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