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Bimba salvata da un intervento di lobectomia polmonare

lobectomia polmonare
Straordinario intervento realizzato al Policlinico Federico II di Napoli.

Una piccola paziente e il suo disegno, che ha commosso un intero reparto. La storia è quella di Maria Francesca, 6 anni, vissuti tra tante difficoltà e limitazioni a causa di una rara patologia polmonare, la piccola non poteva correre, salire le scale o semplicemente giocare con i suoi amichetti. Le continue infezioni ai polmoni, le frequenti difficoltà respiratorie e la tosse le impedivano una normale quotidianità. A cambiare il corso della sua storia è stata l’equipe della Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, capitanata dal professor Ciro Esposito, che l’ha sottoposta ad un complesso intervento, una “lobectomia polmonare destra per via toracoscopica”, che consiste nella rimozione del lobo polmonare infetto attraverso un toracoscopio inserito tramite una piccola incisione cutanea.

LA SINDROME

Maria Francesca era affetta da una sindrome del lobo medio, spiega il professor Ciro Esposito, una condizione clinica in cui progressivamente il lobo medio del polmone, in questo caso il destro, subisce un riassorbimento dell’aria presente al suo interno, fino ad un vero e proprio “schiacciamento” e alla perdita della sua funzione ventilatoria. All’interno del lobo non funzionante e del relativo bronco si accumulano secrezioni infette e tutto questo causa continue e sempre più gravi infezioni respiratorie.

L’INTERVENTO

L’intervento effettuato è ritenuto tra i più complessi nell’ambito della chirurgia pediatrica, sia per la precisione e l’abilità tecnica di cui necessita, sia per l’alto rischio intraoperatorio che comporta.

Il disegno
Il disegno della piccola Maria Francesca

Non a caso è stato necessario un lavoro multidisciplinare con il coinvolgimento di una equipe internazionale. A salvare la piccola Maria Francesca la collaudata equipe di cui fanno parte il team chirurgico Maria Escolino, Mariapina Cerulo, Fulvia Del Conte, Vincenzo Coppola. L’equipe anestesiologica, diretta da Giuseppe Servillo, e composta da Giuseppe Cortese e Nino Di Fuccia, gli infermieri di sala operatoria e di reparto ed il fisioterapista Paolo Buonpensiero che ha permesso a Maria Francesca di riprendere la perfetta funzionalità respiratoria e di tornare rapidamente a casa dopo l’intervento. Maria Francesca è tornata a casa, ma prima di lasciare la sua stanza nel reparto ha voluto consegnare personalmente un bellissimo disegno a chi le ha cambiato la vita, con una grande scritta di colore rosso: «Ti voglio molto bene Prof. Esposito».

la memoria della pelle

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