Un’iniziativa che nasce dalla matematica nel gioco d’azzardo e che sta girando diverse città d’Italia, per prevenire dagli enormi rischi della ludopatia. “Fate il nostro gioco” sarà presentato infatti a Mirandola, in provincia di Modena, il 21 e 22 novembre, con un corso di formazione per gli insegnanti e un talk alle scuole superiori. Ma in cosa consiste di preciso questo progetto? Come sottolineano i suoi ideatori Paolo Canova e Diego Rizzuto, rispettivamente matematico e fisico torinesi, la loro idea ha assunto nel tempo diversi volti, ma mantenendo comunque lo stesso obiettivo: dimostrare attraverso calcoli matematici cosa si nasconda dietro le scommesse e come sia improbabile vincere, per esempio, al superenalotto.
Fondato su una ricerca realizzata sul tema, “Fate il nostro gioco” è diventato nel tempo una mostra, un laboratorio, una conferenza rivolta a studenti e cittadini, un corso di formazione, una pagina Facebook, un profilo Twitter e infine un libro. Canova e Rizzuto vogliono utilizzare la matematica come un “antidoto logico” agli eccessi del gioco e appunto ai rischi della ludopatia, scoprendone i vari lati oscuri, rispondendo a domande che spesso nessuno si pone, ma che invece rivelano se la scelta che si sta per compiere sia davvero conveniente oppure no.
Nel 2015, solo in Italia, sono stati raccolti ben 88 miliardi di euro grazie al gioco d’azzardo. Per spiegare l’entità del fenomeno, basti pensare che è come se ogni italiano, compresi i neonati, abbiano utilizzato 1.400 euro durante l’anno per tentare la sorte. I Gratta e Vinci, il lotto, le slot machine, le roulette, il bingo, le videolottery e le scommesse sportive sono conosciuti da tutti e la fortuna sembra sempre essere dietro l’angolo. Ma la realtà è ben diversa e purtroppo il gioco può sfociare in ossessione e diventare patologico. Le conseguenze possono essere devastanti, sia da un punto di vista economico che sociale: la prevenzione diventa quindi cruciale.
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