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Influenza: 260 mila già a letto, 5 milioni a rischio

Influenza: già 373 mila casi, picco atteso per dicembre

Sono 5 milioni gli italiani a rischio influenza stagionale quest’anno.
Già da metà ottobre 260.000 italiani hanno contratto la malattia e altri 850.000 sono stati affetti da sindromi respiratorie acute. Il picco dell’infezione, però, è previsto per la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Nel frattempo i medici di famiglia lanciano un appello affinché tutti i cittadini si vaccinino contro una patologia che ogni anno provoca una media di 8.000 decessi. Lo fanno in apertura dal 33° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) che comincia oggi a Firenze. L’evento, dal titolo “Ritorno al Futuro: nuove generazioni, nuove idee e nuove cure per le Cure Primarie del nostro Paese”, vede quest’anno la partecipazione di oltre 3.000 camici bianchi da tutta la Penisola. “La vaccinazione deve essere rivolta a tutti perché più i cittadini si vaccinano maggiore è la protezione generale – afferma il dott. Claudio Cricelli Presidente Nazionale SIMG -.
Questo si chiama ‘effetto gregge’ che ci consente di contenere la diffusione del virus, di salvaguardare la salute, soprattutto delle categorie a rischio, e ridurre i costi indiretti, quantificabili in 1,6 miliardi ogni stagione influenzale. Ovviamente, devono immunizzarsi i cittadini affetti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini, donne in gravidanza. Per queste persone il vaccino è gratuito e basta recarsi al più presto dal proprio medico di famiglia. Tutti gli altri possono acquistarlo in farmacia”.

“Purtroppo i tassi di vaccinazione nel nostro Paese sono in costante diminuzione – aggiunge il dott. Ovidio Brignoli Vice Presidente Nazionale SIMG -. E’ un dato preoccupante che deve far riflettere tutti. Noi medici di famiglia siamo quelli più a stretto contatto con i cittadini e quindi dobbiamo incentivare il più possibile il ricorso all’immunizzazione. E dobbiamo dare per primi il buon esempio vaccinandoci. Tuttavia solo il 7% dei medici si protegge, un dato decisamente troppo basso. Ci auguriamo che quest’anno ci sia un incremento delle vaccinazioni anche per gli operatori sanitari”. “In Italia funziona la rete nazionale Influnet composta da oltre 1.000 medici di medicina generale e pediatri coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità – conclude il dott. Aurelio Sessa responsabile SIMG del settore -. Questi operatori effettuano una sorveglianza epidemiologica e virologica settimanale che monitorizza in tempo reale l’andamento dell’influenza su tutto il territorio nazionale. Da metà ottobre a fine aprile di ogni anno. Questa rete è coordinata anche a livello europeo con altri 24mila medici sentinella perché l’influenza, insieme a AIDS e tubercolosi, è fra le patologie che devono essere costantemente sorvegliate come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

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