Diffuse e in costante crescita negli ultimi vent’anni, soprattutto tra gli adolescenti e i giovani: sono le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI). Un team di esperti, provenienti da tutta la regione Marche, discuteranno di diagnosi, implicazioni e terapie nel panel in programma per il 3 dicembre a Pesaro, presso l’hotel Savoy. L’obiettivo è di fare il punto sul PTDA-percorso diagnostico terapeutico assistenziale- della regione Marche, che vuole proporsi come strumento di governance nei confronti dei pazienti, in modo da rispondere alle varie esigenze e garantire l’approccio multidisciplinare che spesso queste patologie richiedono.
Quasi nel 30% dei casi, infatti, le malattie infiammatorie croniche dell’intestino coinvolgono non solo l’apparato digerente, ma anche altre parti del corpo, oltre a pazienti in età pediatrica o donne in gravidanza. Inoltre patologie particolari come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa presentano manifestazioni extra-intestinali, che spesso risultano di più difficile gestione.
Un’altra criticità riguarda l’inquadramento nosologico: nel 10%-15% dei casi non si riesce ad averne una chiara definizione, nonostante i progressi compiuti in campo diagnostico e tecnologico. La conseguenza è la progressione della malattia verso forme severe, che diventano quindi spesso invalidanti, e influenzano la vita del paziente in diversi ambiti: scolastico, professionale, sociale e familiare. Sotto questo punto di vista le malattie infiammatorie croniche dell’intestino diventano vere e proprie “malattie sociali”, con un forte impatto anche economico sulla spesa pubblica.
Nel corso del convegno un esperto internazionale farà il punto sulle terapie ad oggi disponibili, in modo che i professionisti presenti possano acquisire conoscenze sistemiche sul tema e rafforzare le collaborazioni già presenti tra specialisti e i medici di medicina generale, nell’ottica di rendere diagnosi e cure più efficaci. Anche l’onlus A.M.I.C.I. Marche parteciperà all’incontro: verranno descritti ruolo e progetti dell’associazione, con l’intento di analizzare anche la qualità dell’informazione quando si parla di questa tipologia di malattie.
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