Dalla saliva informazioni sul proprio stato di forma e su come mantenerlo. Si tratta di una proposta che arriva dal gruppo guidato da Paolo Gasparini, genetista dell’ospedale materno-infantile Burlo di Trieste, e della stat-up G&Life, nata all’interno dell’Area Science Park del capoluogo giuliano nel 2009, che parte proprio dall’analisi della saliva e quindi del Dna.
Con l’obiettivo di realizzare per ciascuno un proprio diario quotidiano realizzato ad hoc per capire di cosa abbiamo bisogno per dare il meglio. Un progetto che, lavorando sulla genetica applicata al benessere individuale, è stato avviato in partnership con il centro Avalon. Il tutto si baserà sul riconoscimento dei tratti genetici.
Quali sono le informazioni che potranno essere svelate?
Numerose, dalla predisposizione all’intolleranza al lattosio alla capacità di metabolizzare interamente o in maniera limitata dell’acido folico. Inoltre i test potrebbero aiutare a mettere a fuoco il tipo di attività fisica che più si addice al nostro corpo, con contestuale elaborazione di un programma che preveda un percorso benessere personalizzato tenendo conto dello stato di salute e della propria genetica. Oppure su come combattere l’adipe localizzato, problema per il quale verranno date soluzioni ad hoc, che si possono calcolare attraverso lo studio del metabolismo e con l’analisi, appunto, della saliva.
Da settembre infatti sono 7mila i kit venduti in Italia e 6mila in giro per il mondo dal 2015. Genertel ha abbinato, alla sottoscrizione di una polizza vita, un piano benessere nutrizionale in remoto sempre collegato al Dna, da seguire via telefono o skype con un nutrizionista.
Dal 2010 invece sono alle prese con uno studio sul programma nutrizionale per le intolleranze al lattosio, che ha coinvolto 1400 persone in Italia. Ora è in pubblicazione una mappa dell’intolleranza regione per regione, dalla quale si è scoperto che Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige sono le uniche due aree in cui l’intolleranza è inferiore al 50 per cento.
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