Prevenzione

Emilia-Romagna, regione virtuosa per prevenzione oncologica e ricerca sul cancro

Prevenzione, visite mediche gratuite

Prevenzione oncologica e ricerca. Sono queste le parole d’ordine dell’Emilia-Romagna, regione che si conferma tra le più virtuose nella lotta contro il cancro. Oltre ad aver ampliato già da diverso tempo il raggio d’azione della mammografia, per individuare in fase precoce il tumore al seno per le donne nelle fasce di età 45-49 e 70-74 anni, da quest’anno anche il programma di screening per il tumore del collo dell’utero avrà un significativo cambiamento. Si passerà infatti, gradualmente, dal pap-test triennale- che rimarrà per la categoria più giovane, dai 25 ai 29 anni- al test Hpv quinquennale, perché più efficace per individuare precocemente eventuali lesioni a rischio nelle donne dai 30 ai 64 anni.

Grazie alle campagne di prevenzione e alle nuove terapie ora disponibili, il 60% dei pazienti riesce a sconfiggere le patologie oncologiche, percentuale che sale al 70% tra le neoplasie più frequenti: si stima che nel 2016 i nuovi casi di tumore saranno 30.900 (15mila 700 uomini e 15mila 200 donne). Proprio per parlare di cancro e cure innovative, si è tenuto a Reggio Emilia il primo convegno internazionale “Clinical needs and translational research in Oncology.” I maggiori studiosi europei e nord-americani hanno avuto la possibilità di confrontarsi sui sette “bisogni” della ricerca clinica e traslazionale in Oncologia. Inoltre al dottor Corrado Boni, che per molto tempo direttore dell’Oncologia di Reggio Emilia, e al ricercatore Maurizio Scaltriti, che lavora in uno dei più importanti centri del mondo, il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, sono stati assegnati due importantissimi riconoscimenti. Al primo per gli studi sulla terapia adiuvante del carcinoma del colon, al secondo per la ricerca su eterogeneità cellulare, resistenze e risposta alle terapie.

I centri di ricerca della Regione hanno offerto un contributo fondamentale negli studi internazionali sulle nuove molecole” ha spiegato il dottor Carmine Pinto, Presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica e direttore dell’Oncologia Medica dell’Irccs di Reggio Emilia. “Pensiamo a due neoplasie a forte incidenza come quelle del colon-retto e del seno, rispettivamente con 4.100 e 4.200 nuove diagnosi stimate in Emilia-Romagna nel 2016.  Non solo riusciamo a individuarle con lo screening in fase precoce e a guarirle grazie a terapie innovative, ma è possibile migliorare anche la sopravvivenza nella fase metastatica in modo significativo per effetto di trattamenti sempre più efficaci.”

Ora gli studi si stanno concentrando sul riconoscimento di molecole che possano permettere terapie mirate e più efficienti.

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