Prevenzione

Salvate dal tumore al seno grazie alle visite in piazza

Raffaele Rauso e Pierfrancesco Bove

Delle 480 visite gratuite fatte in piazza Trieste e Trento a Napoli per individuare il tumore del seno, due sono risultate positive. Due donne che potranno affrontare precocemente la neoplasia e che con un gesto semplice si sono salvate la vita. Anche quest’anno l’iniziativa voluta dal professor Francesco D’Andrea (ordinario di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica della Federico II) in collaborazione con Pietro Forestieri (direttore della breast unit della AOU) è stata un successo.

Informare per salvare una vita

«L’obiettivo della manifestazione – prosegue D’Andrea- è quelle di promuovere la sensibilizzazione di un numero sempre più ampio di donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori alla mammella, informandole sugli stili di vita da adottare e sui controlli diagnostici clinici e strumentali da effettuare, estendendo le informazioni anche al numero sempre più crescente di donne che oggi si sottopongono ad interventi di chirurgia estetica del seno».

I dati sul tumore della mammella

Impressionanti i numeri che riguardano le neoplasie del seno nella nostra regione. I casi di tumore al seno sono circa 46mila l’anno e di questi oltre 3mila solo in Campania e il 20% sono donne sotto i quarant’anni: le stime dicono che le neoplasie al seno sono completamente guaribili in oltre il 50% dei casi. Percentuale di guarigione che sale anche al 98% se preso in tempo.

Tornare a vivere

«In queste condizioni – conclude il professor D’Andrea – divulgare informazioni corrette e complete sulla chirurgia plastica della mammella è cruciale. Le donne devono sapere quali sono le possibilità che oggi ci sono a disposizione per la chirurgia ricostruttiva dopo tumori, ma anche sulle correlazioni tra chirurgia estetica e i tumori. Una donna informata è una donna consapevole delle proprie scelte. Ricostruire chirurgicamente una mammella sottoposta a mastectomia non influisce in alcun modo sull’evoluzione della malattia di base anzi ne condiziona positivamente il decorso post-operatorio. La ricostruzione mammaria, infatti, permette alla donna di conservare la propria femminilità e dignità nella vita di relazione e nelle attività quotidiane, aiutandola ad affrontare il percorso terapeutico, il dolore, le paure e la malattia stessa».

la memoria della pelle

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