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Donne e salute, una settimana di visite gratuite

Tumore alla mammella
Tumore alla mammella

Una settimana di ambulatori aperti per permettere alle donne di fare prevenzione e informarsi su tutto ciò che può essere importante per la propria salute. I medici e gli ambulatori sono quella dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli e la data da segnare è il 18 aprile (primo giorno dell’Open Week promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna). Perché mettere in campo un’iniziativa così estesa? «Perché – spiega il direttore generale Vincenzo Viggiani – crediamo sia necessario scendere in campo con iniziative concrete per favorire la prevenzione delle malattie e favorire l’adozione di sani stili di vita, sensibilizzando le donne alla cura della propria salute».

Cosa c’è da sapere

Per non perdere l’occasione di farsi vistare gratuitamente la prima cosa da fare è prenotarsi. Le visite possibili sono moltissime (clicca qui per la lista completa) ma sono possibili sino ad esaurimento delle disponibilità. Si può scegliere tra visite gratuite nel campo della senologia, oncologia e ginecologia fino agli incontri dedicati alle donne in menopausa per favorire la prevenzione del diabete e delle malattie meaboliche e alle attività di screening per il diabete gestazionale. Ma la novità di quest’anno è lo spazio dedicato alla sana alimentazione per la prevenzione e l’integrazione alla cura dei tumori. La speranza è che siano sempre più le giornate come questa, che celebra la seconda Giornata nazionale dedicata alla salute della donna.

Alimentazione

Sono previsti counseling sullo stile di vita che avranno la durata di due ore e prevedono una sessione di gruppo ed una individuale. Particolare attenzione è dedicata allo stile alimentare per una maggiore consapevolezza rispetto alla scelta di alimenti utili a contrastare la prosecuzione dei processi infiammatori e degenerativi dei tessuti che favoriscono l’insorgenza del cancro e delle sue complicanze. «Il modello di riferimento è quello mediterraneo tradizionale, ma perfettamente compatibile e sostenibile anche ai nostri giorni. I pilastri della dieta abituale sono i cereali integrali e la pasta, le verdure, i legumi, il pesce e la frutta. Per altri tipi di alimenti viene suggerita la quantità e la frequenza ottimale di consumo», sottolinea Salvatore Panico, responsabile della UOS di Epidemiologia Clinica e Medicina Predittiva e dell’Ambulatorio di medicina interna DIANA. «Abbiamo sviluppato oltre 200 ricette che, sulla base dei piatti tradizionali campani e napoletani, sono state rese più vicine al modello alimentare protettivo, grazie anche alla collaborazione con cuochi qualificati». L’ambulatorio di Medicina Interna “DIANA”, di fatto, mette in pratica, attraverso l’attività assistenziale, le conoscenze ottenute dai progetti di ricerca internazionale, pubblicati nella letteratura scientifica e ai quali il gruppo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ha direttamente partecipato.

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