150 mila persone in Toscana soffrono di una o più malattie neurologiche croniche e degenerative. Queste patologie aumentano a dismisura (le stime del 2015 parlano di 92.958 casi di demenze, 36.770 di epilessia, 17.134 di Parkinson e 8.100 di sclerosi multipla). Richiedono, perciò, sempre più una maggiore appropriatezza delle prestazioni e la definizione di percorsi clinico-assistenziali personalizzati, attraverso l’integrazione fra specialisti e professionisti sanitari.
Ci sono patologie per le quali si stima un aumento nell’arco di 8 anni, 12mila casi per le demenze e 1.500 per il Parkinson. Inoltre, ogni anno, sono circa 10mila i nuovi casi di ictus registrati in Toscana, di cui l’80% di natura ischemica e il 20% per una causa emorragica, con costi diretti di circa 280 milioni di euro per anno. L’ictus, in particolare, rappresenta nella popolazione la più frequente causa di disabilita’ permanente e la terza causa di morte.
È quanto emerge dai dati Agenas sulla mortalità per ictus a 30 giorni, relativi al 2015. I numeri indicano che in Toscana i setting dove sono presenti equipes neurologiche che prendono in carico i ricoveri ospedalieri e dotate di personale esperto e dedicato ottengono i migliori risultati, collocandosi ai vertici delle performances nazionali “I dati Agenas – ha commentato Pasquale Palumbo, neurologo e coordinatore del Comitato Scientifico del Meeting regionale di neuroscienze che si svolgerà a Grosseto dal 6 all’8 aprile – collocano le neurologie toscane ai vertici nazionali con una mortalita’ molto bassa nei 30 giorni successivi all’insorgenza di un ictus.
Questo risultato delle neurologie ospedaliere della Toscana indica alle istituzioni regionali che bisogna investire sulle maggiori competenze e qualità che il mondo delle neuroscienze offre”. Al meeting, dal titolo “Dalla epidemiologia ai percorsi interdisciplinari”, si confronteranno i massimi esperti neurologi, neuroradiologi e neurochirurghi della Toscana: una ‘full immersion’ di tre giorni dedicata ai temi di maggiore attualità nelle neuroscienze, dal dolore neuropatico alle novità in interventistica, dalla rete clinica in area vasta (ictus cerebrale, malattie neurodegenerative e infiammatorie) alle terapie innovative in neurologia, dalla neuroncologia alle sindromi neurologiche acute e malattie neurologiche immunomediate.
Il mondo delle neuroscienze intende così proporre interventi organizzativi per garantire l’uso ottimale delle risorse e la qualita’ dei servizi, con la finalità di valorizzare l’innovazione e la ricerca, senza trascurare l’appropriatezza, l’equità e la sostenibilità: uno dei temi di confronto tra rappresentanti della Società Italiana di Neurologia e della Società Scientifica Scienze Neurologiche Ospedaliere saranno dunque i percorsi assistenziali adeguati, di fronte all’incremento di tali patologie, e gli interventi organizzativi per rispondere ai bisogni di salute.
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