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Colonna cervicale e bacino: si opera con l’esoscopio in 3D

Esoscopio, l'equipe del professor Pola in sala operatoria
Una nuova tecnologia per la Clinica Ortopedica dell'A.O.U. Luigi Vanvitelli di Napoli

Una nuova meraviglia tecnologica ha arricchito le dotazioni della Clinica Ortopedica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli. «Si tratta di un esoscopio con un sistema di visione in 3D che ci consente di realizzare interventi molto delicati con una precisione e una libertà del campo operatorio prima impensabile», spiega il professor Enrico Pola, direttore della Clinica Ortopedica. E proprio l’equipe del professor Pola ha già impiegato l’esoscopio per tre interventi che hanno radicalmente cambiato la vita di altrettanti pazienti.

Massima libertà

«Il grande vantaggio di questa tecnologia – chiarisce – è nella libertà che si aggiunge alla precisione delle immagini ingrandite e in 4K». In sala operatoria tutti sono chiamati ad indossare occhiali polarizzati, che permettono di osservare sui monitor i più piccoli dettagli del campo operatorio senza che si perda la profondità dell’immagine o la risoluzione. Il microscopio moderno è comunque utile e di grande attualità, ma l’esoscopio si avvale di una piccola telecamera che viene posizionata sul campo operatorio. Il direttore della Clinica Ortopedica spiega che questa tecnologia nasce per interventi di neurochirurgia, ma ora è stata scelta anche da altre branche. «La possibilità di operare osservando le immagini su un monitor frontale cambia anche la postura che con il microscopio siamo costretti ad assumere. Usando l’esoscopio abbiamo la possibilità di guardare il monitor e spostare il braccio robotico con la telecamera, continuando a operare in una posizione migliore».

Chirurgia del bacino

Già adoperata per alcuni interventi di decompressione della colonna cervicale e lombare, ora l’equipe del professor Pola pianifica già di adoperarla per alcune operazioni di chirurgia del bacino particolarmente complesse. «L’implementazione delle dotazioni tecnologiche – ricorda il direttore generale Ferdinando Russo – è uno dei nostri obiettivi strategici, perché ci consente di aumentare la nostra attrattività, non solo nei confronti di utenti campani, ma anche di pazienti che arrivano da altre regioni per trovare qui da noi metodiche di intervento che altrove non sono disponibili». Facile comprendere i vantaggi in termini di precisione, ma la valenza di questa tecnologia – ricorda il professor Pola – è anche didattica. Visto che le immagini sono proiettate sui monitor posti alle spalle e frontalmente al chirurgo che in quel momento opera, i nostri specializzando possono seguire l’intervento osservando ogni singolo passo e dalla stessa prospettiva di chi ha il bisturi in mano.  

Articolo pubblicato su IL MATTINO il giorno 5 novembre 2023 a firma di Arcangelo Barbato con la collaborazione del network editoriale PreSa – Prevenzione e Salute

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