Bambini Genitorialità Pediatria

Bronchiolite nei bambini: sintomi, cura e prevenzione

Bronchiolite, un bimbo con una bambola in braccio
I segreti per ridurre il rischio di complicanze

La bronchiolite è un’infezione virale acuta che colpisce il sistema respiratorio dei bambini di età inferiore ad un anno, soprattutto nei primi 6 mesi di vita, con maggiore frequenza tra novembre e marzo. Il principale agente patogeno coinvolto è il virus respiratorio sinciziale (VRS), presente nel 75% dei casi, ma anche altri virus come metapneumovirus, coronavirus, rinovirus, adenovirus, e virus influenzali e parainfluenzali possono essere responsabili. La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto con le secrezioni infette.

Sintomi

La fase di contagio dura generalmente da 6 a 10 giorni, durante i quali l’infezione colpisce bronchi e bronchioli, innescando un processo infiammatorio, aumento della produzione di muco e ostruzione delle vie aeree, con possibili difficoltà respiratorie. I sintomi iniziano con febbricola e rinite, seguiti da tosse persistente e difficoltà respiratoria. La malattia, generalmente benigna, si risolve spontaneamente in circa 7-12 giorni, ma in alcuni casi può richiedere il ricovero, soprattutto nei bambini al di sotto dei sei mesi.

Fattori di rischio e diagnosi

Fattori che aumentano il rischio di gravità includono la prematurità, l’età del bambino (inferiore a 12 settimane), cardiopatie congenite, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, anomalie congenite delle vie aeree e immunodeficienze. La diagnosi è clinica, basata sull’andamento dei sintomi e sulla visita pediatrica, con accertamenti di laboratorio o strumentali solo quando necessario.

Prevenzione e cura

Alcune semplici norme igieniche possono ridurre il rischio di contrarre la bronchiolite o peggiorare i sintomi. È fondamentale evitare il contatto con individui affetti da infezioni delle vie aeree, lavarsi sempre le mani prima e dopo aver accudito il bambino, favorire l’allattamento al seno, fornire una quantità adeguata di liquidi e evitare il fumo in casa. Il trattamento a domicilio prevede frequenti lavaggi nasali con aspirazione delle secrezioni e terapia aerosolica con soluzione ipertonica al 3%. L’utilizzo di broncodilatatori inalatori può essere considerato con supervisione medica. Il cortisone per bocca non mostra significativi miglioramenti nei sintomi, mentre l’uso di antibiotici è sconsigliato, tranne in casi specifici.

Ricovero ospedaliero

Nel caso di ricovero ospedaliero, il bambino riceve terapie di supporto per garantire un’adeguata ossigenazione del sangue attraverso l’ossigeno umidificato, e in casi gravi, ossigeno ad alti flussi o altro supporto respiratorio. Viene anche assicurata un’adeguata idratazione attraverso soluzioni glucosaline endovenose se l’alimentazione è difficile. La bronchiolite è insomma una patologia comune nei neonati, ma una corretta prevenzione, diagnosi tempestiva e cure adeguate possono contribuire a garantire una pronta guarigione e a ridurre il rischio di complicanze. Consultare sempre il pediatra per una gestione appropriata della malattia.

la memoria della pelle

Progetto Health

Health Innovation Show 2023 su Health Sky TG24

Accedi alla Video Gallery

Newsletter

Tieniti aggiornato sulle ultime notizie di prevenzione e salute
  • Acconsento alla raccolta e alla gestione dei miei dati in questo sito come descritto nella Privacy Policy

Con il supporto di