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Geolier, “contro di lui bullismo e razzismo”

Geolier, conferenza stampa
Ad interrogarsi, ed interrogare la RAI, è l’associazione Noi Consumatori

C’è anche da accertare un’ipotesi di bullismo ai danni del cantante Geolier, divenuto oggetto di feroci critiche per aver portato a Sanremo una canzone in dialetto napoletano. L’ipotesi è ventilata dall’associazione Noi Consumatori e in particolare dall’avvocato Angelo Pisani che con in una nota alla stampa ha annunciato l’intenzione di chiedere l’annullamento della classifica, la ricusazione della “sala stampa” e una nuova giuria imparziale.

Accesso agli atti

Ma, soprattutto, l’Associazione ha intenzione di chiedere alla Rai, tramite accesso agli atti, la documentazione e verbali dei voti dati dalla sala stampa agli artisti nelle 5 giornate, per valutare “se sussistono ipotesi di gravi violazioni e reati di razzismo e bullismo” nella votazione per la premiazione del festival di Sanremo.

Il caso

La polemica, è noto, è nata per la mancata vittoria del rapper partenopeo Geolier in occasione del 74esimo Festival di Sanremo. Una vittoria che per molti sarebbe dovuta arrivare anche solo per il 60% di preferenze ricevute con il televoto. Ma, al di là delle questioni legali, è la dimensione umana a far riflettere. Comunque la si pensi, quale che sia il proprio artista preferito, è terribile che un giovane cantante (che in fin dei conti non è ancora un ragazzo) debba essere oggetto di asprissime polemiche e addirittura comportamenti che potrebbero configurarsi come atti di bullismo.

È stato difficile

La reazione del pubblico nei confronti del cantante è stata talmente dura da spingere anche Amadeus a parlare in difesa dell’artista: “Mi è dispiaciuto, mi dispiace sempre quando senti dei fischi. Li ho trovati veramente ingiusti per un ragazzo di poco più di 20 anni”. Difficile mettersi nei panni del giovane artista, che si è comunque dimostrato molto maturo: “Mi sono esibito davanti all’Ariston che fischiava e persone che se ne andavano – ha detto – è stato difficile, veramente. Però alla fine è un parere, le persone potevano applaudire come restare neutrali”.

I social

Contro il Geolier sembra essersi scatenato un vero e proprio sentimento anti-napoletano. Lo testimonia un’analisi pubblicata da Fanpage grazie al lavoro di Pierluigi Vitale, social media analyst, e della linguista Serena Pelosi che hanno scandagliato quasi quarantamila commenti Instagram relativi a Sanremo e al rapper napoletano nato e cresciuto nel quartiere Secondigliano.

I dati

“L’analisi è impietosa”, si legge. “Le esternazioni di hate speech si aggirano tra il 20 e il 25% del totale. Un commento su 4. Siccome parliamo della pagina Instagram del Festival di Sanremo, dunque della Rai, è chiaro che forse il lavoro di moderazione poteva e doveva essere fatto in maniera più incisiva, con gli strumenti che i social di Meta mettono a disposizione”. Viene da chiedersi che esempio sia stato dato ai giovani, che hanno visto tanto odio (con commenti inappropriati anche da professionisti chiamati a giudicare) nei confronti nei confronti di un ragazzo che “colpevole” di aver portato sul palco dell’Ariston la propria passione e la propria musica.

 

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