A preso il via, presso l’ISS, il primo workshop del network delle eccellenze italiane di cura, assistenza e ricerca sul cancro, della Rete nazionale dei percorsi oncologici, che ha come obiettivo quello di individuare regole rigorose e condivise di confronto delle performance dei percorsi diagnostico terapeutico-assistenziali in oncologia, al fine di migliorare la qualità assistenziale e la qualità percepita dal paziente, in cui è entrato anche lo IOV, l’Istituto Oncologico Veneto, diretto da Patrizia Simionato, tra le eccellenze nazionali insieme ad altri centri di cura come il Niguarda, il Gemelli e l’Humanitas, nella gestione assistenziale del cancro al colon-retto.
Durante il workshop, lo IOV, oltre a presentare gli indicatori relativi al tumore colo-rettale identificati dal gruppo di lavoro nazionale, ha presentato il processo di riorganizzazione intervenuto nel 2016 riguardante l’ottimizzazione del percorso del paziente in chemioterapia infusionale. E’ stata evidenziata la fattibilità della riorganizzazione informatica che ha permesso la riduzione dei tempi di attesa anche attraverso l’implementazione di nuove funzionalità della cartella clinica oncologica informatizzata in uso presso l’Istituto.
“Lo IOV è specializzato nella cura e nella ricerca nelle neoplasie che riguardano l’ambito colo-rettale. E i dati parlano chiaro: oltre il 35% dei pazienti accede a programmi di trattamenti innovativi, attraverso trial clinici disponibili per tutti i pazienti del Veneto attraverso la Rete regionale. L’Istituto Oncologico Veneto – ha sottolineato Vittorina Zagonel, Direttore di Oncologia Medica 1 dell’Istituto – rientra nel novero dei migliori istituti in Italia sia per quel che riguarda l’assistenza ai malati oncologici, garantendo le più innovative cure, che per l’approccio multidisciplinare e per la ricerca di una migliore qualità della vita”.
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