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Diabete, le 10 fake news più diffuse

diabete, bambino beve bevanda
Un milione di persone in Italia non sa di avere il diabete e circa 4 milioni sono ad alto rischio di svilupparlo.

Quando si parla di diabete è facile incorrere in stereotipi e false credenze, si tratta di una malattia complessa che racchiude in sé diverse tipologie. Il diabete può essere di tipo 1 in assenza la secrezione insulinica, questa forma in passato veniva definita diabete giovanile proprio perché compare principalmente nei bambini e nei giovani. Il diabete di tipo 2, invece, è dato da una ridotta sensibilità dell’organismo all’insulina normalmente prodotta da parte dei tessuti bersaglio (fegato, muscolo e tessuto adiposo), e/o da una ridotta secrezione di insulina da parte del pancreas. Il diabete di tipo 2 compare invece tendenzialmente negli adulti. 

“Il diabete è una condizione cronica che coinvolge molti aspetti della vita e le “fake news” possono plasmare le percezioni e indurre comportamenti sbagliati che possono avere conseguenze gravi anche per la salute – ha sottolineato Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). “È fondamentale smantellare le falsità che circondano la patologia e promuovere una comprensione più approfondita per ridurre lo stigma e migliorare la qualità della vita dei pazienti – ha continuato – offrendo l’accesso a informazioni accurate”. 

I numeri

Oggi il diabete ha una prevalenza in continua crescita e viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una priorità globale per tutti i sistemi sanitari. Secondo gli ultimi dati dell’ International Diabetes Federation (IDF), nel mondo sono più di mezzo miliardo le persone che convivono con questa patologia. In Italia si stima siano quasi 5 milioni, mentre 1 milione non sa di avere il diabete e circa 4 milioni sono ad alto rischio di svilupparlo.

La Giornata Mondiale del Diabete

Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete. Istituita nel 1991 è un occasione per sensibilizzare sulla prevenzione di questa patologia in costante aumento e diffondere una corretta informazione. In questo contesto nasce la campagna di Theras, per fare chiarezza sui falsi miti più diffusi. Dal 6 novembre coinvolgerà alcune delle principali città italiane attraverso la diffusione di frasi “corrette” sui pregiudizi più noti. Inoltre, cliccando o cercando sui social attraverso l’hashtag #FalsiMitiDiabete, la rete si aggiornerà di tutte le personali false credenze che gli utenti vorranno scrivere oltre a quelle di alcuni influencer che contribuiranno a far crescere l’attenzione sul tema.

10 fake news diffuse sul diabete

Per promuovere una maggiore consapevolezza e una migliore comprensione, lo specialista ha fatto chiarezza sui falsi miti più diffusi.

  1. Mangiare zucchero causa il diabete / FALSO
    “Il diabete non è causato da un eccesso di zuccheri, ma da una mancanza assoluta di insulina nel tipo 1, e da una ridotta produzione di insulina associata a una ridotta sensibilità insulinica nel tipo 2. Questo ormone, normalmente, garantisce che il livello di zucchero nel sangue sia sempre lo stesso, indipendentemente dalla quantità di dolci ingerita. L’eccessivo consumo di grassi animali (saturi) e in minor misura l’eccesso di zuccheri semplici (dolci) può contribuire all’aumento di peso che a suo volta induce insulino-resistenza e comparsa di diabete di tipo 2”.
  2. Il diabete si trasmette solo per via ereditaria / FALSO
    “In entrambe le forme di diabete più frequenti, si eredita una predisposizione genetica a sviluppare la malattia. La sola predisposizione genetica non è sufficiente ad ammalarsi. Certo, la familiarità conta, ma avere un padre o una nonna con la patologia non vuol dire che ci ammaleremo sicuramente, così come non aver nessun malato in famiglia, non può darci la certezza di evitare l’insorgenza di questa malattia, a meno che non osserviamo uno stile di vita sano, nel caso di diabete di tipo 2”.
  3. Le persone con diabete non possono consumare carboidrati / FALSO
    “Le persone con diabete devono limitare gli zuccheri semplici (i dolci) per evitare il sovrappeso o l’obesità, così come le persone senza questa malattia, perché per loro questi sono i principali fattori di rischio per il tipo 2. Non si deve rinunciare per forza ai dolci, se consumati nelle occasioni speciali e seguendo i giusti accorgimenti ad esempio saltando il primo piatto se ne può fare uso. Fondamentale è invece che la persona con diabete consumi carboidrati complessi che dovrebbero rappresentare circa il 45-60% delle calorie giornaliere totali. Meglio prediligere gli amidi ricchi di fibre, come pane e pasta integrali o legumi”.
  4. Solo le persone anziane possono sviluppare il diabete / FALSO
    “Il tipo 1 si sviluppa più frequentemente nei giovani (0-18 anni) ma può presentarsi in qualsiasi età. Il tipo 2 è sì correlato all’età e la sua prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età tanto che in passato era denominato diabete dell’”anziano”. In realtà con l’aumento importante del sovrappeso e dell’obesità nell’età giovanili in particolare negli adolescenti, il diabete di tipo 2 sta iniziando a comparire in età sempre più precoci”.
  5. L’insulina viene usata solo per chi ha il diabete grave / FALSO
    “L’insulina rappresenta la cura indispensabile per il diabete di tipo 1 fin dall’inizio. Nel tipo 2 si utilizzano altre terapie non insuliniche per cui la somministrazione di insulina viene il più possibile procrastinata in questa forma di diabete. Tuttavia ci possono essere diversi momenti nella storia di una persona con diabete di tipo 2 nelle quali l’insulina risulta utile come quando ci si trova di fronte a uno scompenso metabolico, durante un ricovero ospedaliero, in presenza di una malattia acuta od in occasione di interventi chirurgici. Affidarsi ai centri di diabetologia, per sapere se e quando iniziare le cure con l’insulina, è il consiglio più sicuro”.
  6. Chi ha il diabete non può mangiare frutta, ad eccezione della mela verde / FALSO
    “La frutta dovrebbe essere consumata con regolarità anche dalle persone con questa patologia. Sono indicata due porzioni di frutta al giorno se è possibile lontano dai pasti. Occorre sfatare finalmente il “falso mito” secondo cui chi ha il diabete dovrebbe mangiare solo mele verdi. Chi ha il diabete può mangiare tutti i tipi di frutta variando le porzioni a seconda del tipo di frutta e del suo contenuto zuccherino. È suggerito solo limitare il consumo di alcuni tipi di frutta, come ad esempio banane, fichi, uva, cachi e castagne che a parità di peso hanno un maggior contenuto di zucchero”.
  7. Le persone con diabete di tipo 1 possono fare a meno dell’insulina / FALSO
    “L’insulina è assolutamente necessaria per chi non riesce più a produrre questo ormone come è il caso delle persone con diabete di tipo 1. La sospensione della somministrazione di insulina in questo caso può portare al coma e alla morte. Questo falso mito è legato anche al bisogno dilagante di credere nelle terapie tutte naturali. È molto pericoloso, perché il desiderio di liberarsi dalle iniezioni di insulina è sempre forte nei malati di diabete. Purtroppo, però, rappresenta un’illusione con alto rischio di mortalità”.
  8. Avere il diabete gestazionale significa poi averlo per sempre / FALSO
    “Il diabete gestazionale è un aumento della glicemia che si verifica nel secondo o terzo trimestre di gravidanza in donne a rischio e che riconosce un meccanismo causale simile a quello di tipo 2 essendo legato alla resistenza insulinica. Questa forma si risolve con il parto ma le donne che hanno avuto un diabete gestazionale restano a rischio molto elevato di sviluppare il tipo 2 negli anni se non seguono una alimentazione equilibrata, non svolgono attività fisica e non tengono sotto controllo il peso corporeo”.
  9. Chi ha il diabete deve stare sempre a dieta / FALSO
    “Chi soffre di questa malattia non deve mangiare dei “cibi speciali” ma deve seguire una alimentazione equilibrata come tutte le persone dovrebbero fare per mantenersi in salute. Per alimentazione equilibrata si intende ridurre al minimo gli zuccheri semplici (i dolci e le bevande zuccherate) prediligendo i carboidrati complessi (amidi ricchi di fibre, come pane e pasta integrali, cereali e legumi). L’alimentazione delle persone con questa malattia dovrebbe inoltre essere povera in grassi animali e ricca in frutta e verdure”.
  10. Chi ha il diabete di tipo 1 non può fare sport / FALSO
    “L’attività fisica è un ottimo strumento di prevenzione e cura di questa malattia. Anche nel diabete di tipo 1 l’attività fisica è fortemente consigliata non solo come strumento di miglioramento dell’andamento glicemico ma anche di socializzazione e miglioramento della qualità di vita. La persona con tipo 1 deve solo essere educata e formata alla gestione della terapia insulinica e dei carboidrati in corso di attività fisica per evitare l’ipoglicemia”.

 

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