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Glicemia, come gestirla con l’intelligenza artificiale

glicemia e diabete: device indossato
Da CIRMIS di Napoli la creazione di modelli di deep learning per la predizione postprandiale

Gestire la glicemia anche dopo i pasti grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. È i risultato al quale sono arrivati i ricercatori del Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Gestione e l’Innovazione in Sanità (CIRMIS) di Napoli. Un importante passo in avanti annunciato dalla presidente del CIRMIS Maria Triassi, che ha parlato dello sviluppo di modelli di deep learning per la predizione della glicemia postprandiale. Questa rivoluzionaria tecnologia è presentata al recente International Conference on Advanced Technologies and Treatments of Diabetes (ATTD) a Firenze e promette di trasformare radicalmente il trattamento del diabete di tipo 1.

L’evento

Con oltre 6.000 addetti ai lavori e la presentazione di circa 1.000 articoli scientifici, l’ATTD è stato un palcoscenico globale dedicato alle innovazioni nel trattamento del diabete di tipo 1. Il lavoro del CIRMIS, diretto dal professor Pasquale Arpaia, è stato selezionato nel 10% dei contributi per la presentazione orale, dimostrando la sua rilevanza e innovazione nel campo. La collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione e il Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia ha portato a risultati significativi nella gestione del diabete di tipo 1, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale.

L’algoritmo

Secondo Triassi ed Arpaia, sebbene il “pancreas artificiale” sia una soluzione consolidata per il monitoraggio e il rilascio di insulina, la gestione della risposta glicemica postprandiale è rimasta una sfida. È qui che entra in gioco l’algoritmo sviluppato dal CIRMIS, che integra dati provenienti dall’U.O.C. Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, guidata dal professor Giovanni Annuzzi e dalla professoressa Lutgarda Bozzetto. L’algoritmo è il risultato di una collaborazione tra il laboratorio di eccellenza Arhemlab (DIETI) e il CIRMIS. Questo algoritmo, sviluppato da un gruppo di ricercatori composto dai professori. Arpaia,  De Benedetto,  Prevete, dal dottore Andrea Apicella, e le dottorande Sabatina Criscuolo e Marisa Pesola, ha permesso di predire con precisione la glicemia postprandiale, fornendo una guida preziosa sia ai pazienti che ai medici sulle decisioni da prendere.

Prospettive 

Inoltre, il CIRMIS ha presentato uno studio di fattibilità su un prototipo per la misura non invasiva dell’assorbimento di insulina iniettata sottocute. Questo dispositivo, presentato dagli ingegneri Nicola Moccaldi e Francesca Mancino, dottoranda DIETI, si avvale di un metodo di autocalibrazione in tempo reale e promette di essere un passo avanti nel campo della medicina personalizzata.

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