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Autismo, un libro che racconta un mondo

Autismo, un bambino inserisce la tessera di un puzzle

Molto spesso si sente parlare di autismo, ma la verità è che altrettanto spesso «autismo» resta per molti una parola vuota. Una parola della quale non si conosce il vero significato. Provare a spiegare almeno in una piccola parte cos’è l’autismo può aiutare a far cadere la diffidenza, e spesso anche il muro della solitudine, che circonda questo universo. Lo fa da sempre il papà di una ragazza con autismo, Scipione Pagliara, che ha scelto di utilizzare l’inchiostro (anche quello digitale) per creare uno squarcio di luce, per regalarci uno spaccato di sentimenti autentici. Da oggi in edicola, e in versione digitale, il libro (Armando Curcio Editore) si intitola «Mi hanno detto che sono affetto da autismo», con la prefazione del presidente della Fondazione Italiana per l’Autismo (FIA), Davide Faraone. Il ricavato sarà devoluto al Centro per l’Autismo di Avellino.

La storia

I protagonisti Miriam e Sean sono due persone come tante. Lui è affetto da autismo ad alto funzionamento, lei lo capisce e lo comprende e con la razionalità lo aiuta a superare le sue difficoltà. Sean è misterioso, sincero, spontaneo, non conosce né la menzogna né l’inganno; è molto intelligente, l’ascolta, la segue. Lei rimane incantata dalla sua purezza e dalla sua immensità. Dunque l’amore, in tutte le sue forme, può cambiare la vita, può fare miracoli e rendere tutto possibile. Questa la storia nata dalla penna di Scipione Pagliara, medico endocrinologo, è padre di Francesca, 31 anni autistica. Altro libro scritto n passato è: «Ad Ulisse andò anche meglio» (Youcanprint, 2016), in cui racconta le battaglie di un’associazione e l’esperienza personale di un genitore in una vita cambiata dal destino. Testimonianza e denuncia. Per questo ha iniziato a scrivere: per mettersi alla ricerca dei valori perduti. «Mi hanno detto che sono affetto da autismo» è la prima opera edita da Armando Curcio Editore.

Con occhi diversi

Chi è autistico vede il mondo con occhi diversi. Solitudine, isolamento sono parole pronunciate spesso da chi vive con una persona con sindrome dello spettro autistico. Dalle ultime stime degli Stati Uniti un bambino su 68 ha questo tipo di disturbo, un dato che è cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Per questo la Fondazione Italiana Autismo (organizzazione senza scopi di lucro nata nel 2015) promuove, sostiene e potenzia le attività di ricerca, istruzione, formazione, riabilitazione e cura nell’ambito delle disabilità ed in particolare dei disturbi dello spettro autistico.

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