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Violenza sulle donne, la Campania dice basta

Gender gap: 2020 anno cruciale per diritti delle donne e salute

«Se subisci violenza ricordati che non sei sola, se subisci violenza rivolgiti a chi può aiutarti». Questi due concetti, apparentemente semplici, sono il messaggio lanciato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne dai cosiddetti “sportelli rosa” delle aziende ospedaliere, universitarie e non, della Campania.

Il Policlinico Federico II

Lo ha fatto il Policlinico federiciano, con due giornate di consulenza gratuita per le donne che vivono condizioni di disagio nei propri ambienti di lavoro. Domani (martedì 28) e giovedì 30 novembre, dalle 10.00 alle 14.00 sarà possibile per le donne accedere gratuitamente allo Sportello Rosa che si trova al III piano dell’edificio 13 (Via Sergio Pansini,5). Lo Sportello Rosa, guidato da Umberto Carbone, medico del lavoro, con la referente psicologa psicoterapeuta Elisabetta Riccardi è parte del Dipartimento di sanità pubblica e di Farmacoutilizzazione diretto da Maria Triassi.

Le attività

Lo Sportello Rosa, attivo dal 2013, fornisce informazione sui potenziali rischi lavorativi che le donne possono correre al lavoro più o diversamente dai colleghi maschi, in particolare il rischio da stress e da fenomeni quali il mobbing, le molestie, lo stalking. Offre consulenza medico-psicologica integrata per la valutazione dello stato di salute e di disagio in rapporto con le condizioni di lavoro (diagnosi eziologica), anche quelle del lavoro domestico. Inoltre, offre ausilio nell’iter del riconoscimento della causa lavorativa attraverso la redazione di una relazione tecnica di sostegno alla valutazione della correlazione tra disagio/malattia percepiti e diagnosticati e condizioni lavorative avverse o patogene. E infine, garantisce supporto psicologico finalizzato all’elaborazione del disagio vissuto in ambito lavorativo.

Il Cardarelli

Realtà diversa, ma sempre creata per aiutare le donne vittime di violenza, è il Centro Dafne del Cardarelli.  La struttura, voluta dal Dg Ciro Verdoliva, ha registrato nel suo primo anni di vita numeri impressionanti. Dal 1 gennaio al 31 ottobre 2017 sono state 144 le donne vittime di violenza.[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=oZSZuOjIRv8[/youtube] Il Centro, che vede come responsabile la dottoressa Elvira Reale, prevede un percorso rosa è un percorso di  prima accoglienza nel pronto soccorso ospedaliero dedicato alle donne che subiscono violenza di ogni tipo (non solo fisica e sessuale, ma anche psicologica e stalking)  ed ai loro figli minori vittime di maltrattamento assistito. Il Centro Dafne – codice rosa, è un luogo dove le pazienti potranno trovare il dovuto sostegno da parte delle psicologhe dell’Associazione Salute Donna, ma anche la consulenza necessaria ad inserire in cartella un referto che chiarisca, e dia valore legale, al danno psicologico che è conseguenza della violenza fisica o morale. «Le nostre psicologhe sono pronte ad accogliere e sostenere tutte le pazienti che vorranno rivolgersi a noi» spiega Elvira Reale. «Questo percorso, oltre che essere un adempimento previsto dalla legge, è il primo fondamentale passo per una possibile uscita dalla violenza. La direzione generale del Cardarelli ci ha sostenuto con forza e riteniamo che la formazione continua del personale sia cruciale anche come prevenzione del femminicidio».

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