Prevenzione

Virus respiratorio sinciziale, l’importanza dei vaccini

Virus respiratorio sinciziale, una donna con sintomi influenzali

Sempre più spesso i genitori di bambini sotto gli 8 anni si trovano a fare i conti con le complicanze del virus respiratorio sinciziale. Per questo il Board del Calendario per la Vita ha messo in luce l’importanza dei vaccini contro questo virus (VRS o RSV), strumenti di prevenzione che si aggiungono ai tradizionali vaccini contro influenza, Covid, pneumococco e pertosse, offrendo una prospettiva rivoluzionaria nella protezione della popolazione.

Non solo i bambini

Il virus respiratorio sinciziale è tristemente noto per causare bronchioliti nei bambini, ma la sua influenza sulla salute degli anziani e degli adulti con malattie croniche è altrettanto significativa. Complicazioni come polmoniti e bronchiti, che possono portare ad ospedalizzazioni e persino a decessi, sottolineano l’urgenza di una maggiore attenzione a questo virus. Nel corso dell’inverno scorso (2022-2023), l’RSV ha rappresentato oltre il 21% delle sindromi respiratorie acute nella popolazione ultrasessantacinquenne in Italia, secondo i dati di RespiVirNet.

Nuove armi

Il professor Paolo Bonanni, coordinatore scientifico del Board del Calendario per la Vita, sottolinea che i nuovi vaccini contro il RSV hanno dimostrato un’efficacia superiore all’80% nella prima stagione invernale dopo la vaccinazione. Questi vaccini sono sicuri e offrono protezione anche nella stagione fredda successiva alla somministrazione di una singola dose. Sulla base di evidenze scientifiche solide, il professor Bonanni raccomanda quindi l’utilizzo di questi nuovi vaccini nella popolazione dai 75 anni in su e negli ultra-sessantenni con malattie croniche, che rendono l’infezione particolarmente pericolosa.

L’appello

Uno dei temi centrali, e di qui l’appello del Board del Calendario per la Vita, è che il Ministero della Salute si faccia parte attiva nel collaborare con il Governo per garantire le risorse necessarie alle Regioni. Questo permetterà di implementare l’offerta attiva dei nuovi vaccini RSV nella prossima stagione invernale 2024/2025. Questa iniziativa rappresenta una fondamentale possibilità di prevenzione che potrebbe ridurre significativamente l’incidenza delle sindromi respiratorie acute, migliorando la salute complessiva della popolazione.

Gioco di squadra

L’introduzione dei nuovi vaccini contro il virus respiratorio sinciziale segna un importante passo avanti nella prevenzione delle infezioni respiratorie, specialmente per le fasce di età più vulnerabili. L’auspicio è che il Ministero della Salute adotti attivamente queste raccomandazioni, collaborando con le Regioni per assicurare che la prossima stagione invernale sia caratterizzata da una maggiore protezione contro il RSV, contribuendo così al benessere generale della popolazione.

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