Un nuovo metodo per la cura del diabete, semplice come un gioco, ma efficace. Cosa bisogna fare? Basta invertire l’ordine delle portate nei due pasti principali. In questo modo è possibile ridurre notevolmente la glicemia post-prandiale e migliorare i valori dell’emoglobina glicata, il parametro più importante per giudicare il controllo metabolico. È questo il risultato di uno studio condotto presso il Laboratorio di Metabolismo, Nutrizione ed Aterosclerosi del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa. Cambiare la successione degli alimenti rappresenta quindi una nuova strategia per curare una malattia complessa come il diabete, soprattutto nelle prime fasi di insorgenza. Tale soluzione va ad affiancare i più classici interventi di tipo farmacologico e le modifiche dello stile di vita, che restano comunque fondamentali.
Cibo e salute
Esperimenti mirati effettuati per un mese su 17 pazienti hanno dimostrato che sfruttando alcune reazioni dell’organismo all’ingestione di cibo è possibile far abbassare la glicemia. L’idea è nata dall’osservazione che alcuni meccanismi fisiologici legati all’alimentazione permettono di migliorare il controllo della glicemia. Di recente, infatti, è stato dimostrato come nei diabetici un antipasto composto da proteine e grassi sia capace di abbassare l’innalzamento glicemico prodotto dalla successiva ingestione di carboidrati. I grassi, infatti, inducono un notevole rallentamento dello svuotamento gastrico, mentre le proteine un potenziamento della secrezione insulinica. Per sfruttare questo effetto indotto dall’antipasto, senza aumentare le calorie, si è quindi pensato di limitarsi a modificare l’ordine delle portate.
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