News

Paolo Ascierto, cena con imprevisto

Il professor Paolo Ascierto
Il professor Paolo Ascierto

Cena con imprevisto per il dottor Paolo Ascierto, che a Padova si è trovato a salvare la vita ad un uomo colpito da infarto. Ascierto, oncologo e ricercatore italiano, ben noto alle cronache per il contributo offerto con il trattamento messo a punto nei primi mesi della pandemia, è intervenuto per rianimare un commensale colpito da infarto. Nel suo racconto a TGCom.24 spiega «il suo cuore si ferma, dalla bocca inizia a uscirgli bava. Mi rendo subito conto che non c’è un attimo da aspettare». Quindi l’intervento e il massaggio cardiaco per circa 90 secondi. Il cuore riprende a battere. Un bene, visto che l’ambulanza arriva dopo 25 minuti, tempo che di certo sarebbe stato troppo lungo». I primi 6 minuti, racconta poi a Voce di Napoli  «sono fondamentali.   Dopo diventa tutto inutile», spiegando di esserci riuscito grazie alle competenze acquisite con un corso Als (Advanced life support): «Lo ammetto – ricorda – quando l’inverno scorso fui invitato a fare il corso ebbi un moto di noia perché toglieva tempo alla mia attività di ricerca al reparto, insomma ai pazienti. A pensarci ora, dopo quello che mi è capitato venerdì scorso a Padova, arrossisco».

ESSERE PRONTI 

In casi come quello vissuti dal dottor Paolo Ascierto, se non si è medici rianimatori, il solo modo di essere pronti ad intervenire è quello di aver frequentato un corso di rianimazione cardio-polmonare o di primo soccorso. Il problema è che sono pochi quelli che concretamente dedicano del tempo a questi corsi, diciamo che più che altro i corsi restano tra i buoni propositi. Ma saper intervenire può salvare una vita. 

L’INTERVENTO 

Se un adulto è incosciente e non respira la prima cosa d afre è chiamare immediatamente il 118, aspettando l’ambulanza va effettuata la rianimazione cardio polmonare, che è una combinazione di compressioni al torace e respirazione bocca a bocca. Bisogna posizionare le mani al centro del torace e, con il palmo della mano, applicare una pressione verso il basso (5-6 cm). Dopo 30 compressioni del torace (ad un ritmo di 100-120 al minuto) effettuare 2 insufflazioni d’aria. Per farlo bisogna chiudere il naso della persona sulla quale si sta intervento e soffiare due volte, ognuna delle quali per un secondo. L’obiettivo è continuare con cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni sino all’arrivo dei soccorsi. Ovviamente, un conto è leggerlo e un conto è sperimentarlo. Ecco perché sarebbe importante imparare queste nozioni durante un corso, che in poche ore ci può mettere in condizione di salvare una vita.

la memoria della pelle

Progetto Health

Health Innovation Show 2023 su Health Sky TG24

Accedi alla Video Gallery

Newsletter

Tieniti aggiornato sulle ultime notizie di prevenzione e salute
  • Acconsento alla raccolta e alla gestione dei miei dati in questo sito come descritto nella Privacy Policy

Con il supporto di