News Ricerca innovazione

Mal di testa e ritmi circadiani: cosa dice la ricerca

Mal di testa
Nuove scoperte dal una ricerca condotta all'Università del Texas aprono la strada a terapie più efficaci.

Il mal di testa rappresenta un problema per molte persone, ma non tutti sanno che ogni tipologia di dolore alla testa tende a presentarsi a un preciso orario, seguendo l’orologio interno del nostro organismo. La gestione del dolore alla testa può essere migliorata con la conoscenza dei ritmi circadiani e delle loro implicazioni. Non si tratta, quindi, di puntare su nuovi farmaci, bensì di conoscere al meglio i meccanismi alla base di questo disturbo.

LO STUDIO

Un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas ha condotto uno studio sulla relazione tra mal di testa e ritmi circadiani, analizzando 72 ricerche precedenti. Il team ha scoperto che la cefalea a grappolo ha una forte correlazione con i ritmi circadiani, con attacchi che raggiungono il picco nelle ultime ore della notte fino alle prime ore del mattino, e con una maggiore frequenza in primavera e in autunno. Inoltre, molti dei geni che aumentano il rischio di cefalea a grappolo seguono ritmi circadiani.

L’EMICRANIA

Leggermente differente il discorso per l’emicrania, che risponde a un modello circadiano solo nella metà dei casi, con probabilità di attacchi più alti durante il giorno, tra la tarda mattinata e la prima serata. A differenza di altre forme di mal di testa, per l’emicrania i ricercatori non hanno osservato alcun legame con le stagioni.

LE PROSPETTIVE

Secondo il coordinatore dello studio, Mark Joseph Burish, i risultati della ricerca potrebbero avere ricadute cliniche sulla gestione del mal di testa. Potrebbe essere possibile utilizzare trattamenti per il dolore alla testa basati sul ritmo circadiano, ad esempio assumendo farmaci in determinati momenti della giornata o utilizzando trattamenti che causano cambiamenti circadiani. La conoscenza dei ritmi circadiani può essere quindi utile per la gestione del mal di testa, così come sono importanti altri studi che collegano il disturbo all’alimentazione. La ricerca potrebbe avere ricadute cliniche sulla gestione del mal di testa, aprendo la strada a nuovi trattamenti.

la memoria della pelle

Progetto Health

Health Innovation Show 2023 su Health Sky TG24

Accedi alla Video Gallery

Newsletter

Tieniti aggiornato sulle ultime notizie di prevenzione e salute
  • Acconsento alla raccolta e alla gestione dei miei dati in questo sito come descritto nella Privacy Policy

Con il supporto di