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Neurostimolazione per spegnere l’emicrania

Neurostimolazione, l'immagine di una rete neurale
Un progetto rivoluzionario sotto il coordinamento dell'Università di Pisa.

Spegnere l’emicrania attraverso la neurostimolazione, senza l’uso di farmaci. Il progetto coordinato dall’Università di Pisa promette di cambiare in meglio la vita di moltissime persone nel mondo. Solo in Italia sono infatti centinaia di migliaia i pazienti che devono combattere ogni giorno con nevralgie spesso invalidanti. Un passo in avanti epocale, se il progetto porterà ai risultati attesi, perché in questo modo si potrà evitare l’assunzione continua di farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

Il prototipo

Il progetto “Tara” punta alla realizzazione di un prototipo di neurostimolatore che potrà essere impiantato sottopelle. Il dispositivo sarà simile a un piccolo cilindro dotato di elettrodi da inserire fra collo e nuca, capace, tramite una centralina esterna, di dialogare con una app per gestire e controllare la generazione degli impulsi. Il tutto impiantato senza bisogno di ricorrere alla chirurgia. L’app consentirà ai pazienti di monitorare il proprio stato di salute e di scegliere i programmi di neurostimolazione più adatti in accordo con lo specialista.

Partnership

Il progetto Tara – si legge in una nota dell’Università di Pisa – è stato finanziato per un totale di circa 6 milioni di euro. Una somma importante, della quale ben 358mila destinati all’Ateneo pisano. Iniziato nel 2022, il progetto dura tre anni e coinvolge un consorzio internazionale e multidisciplinare. Il pool comprende esperti di ingegneria elettronica, ingegneria biomedica, informatica e medicina. Oltre all’Università di Pisa, i partner coinvolti sono nove: Capri Medical (Irlanda), Sensichips srl (Italia), Univerzitetni klinicni center Maribor (Slovenia), Brai3n (Belgio), Skein-Ukraine (Ucraina). E ancora, Crowdhelix (Irlanda), South Tees Hospitals Nhs Foundation Trust (Regno Unito), Centre for Process Innovation (Regno Unito), European Society of Regional Anaesthesia and Pain Therapy (Svizzera). Una partnership internazionale grazie alla quale, si spera, sarà possibile usare la neurostimolazione per spegnere l’emicrania, che può essere legata alla cause più disparate.

Chi è

Un ruolo chiave nel progetto lo riveste Massimo Piotto, impegnato da più di 20 anni nella ricerca relativa allo sviluppo di sensori integrati, Micro Electro-Mechanical Systems (MEMS) e interfacce elettroniche per sensori. Ha partecipato a numerosi progetti nazionali e internazionali e fa parte del gruppo di ricerca UNIPI “Integrated Circuits and Sensors (ICS)” del professore Paolo Bruschi come responsabile del laboratorio “Integrated Sensor Systems (ISS)” del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione.

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