Le patologie cardiovascolari sono ancora oggi la prima causa di morte nel mondo. Nel 2021 sono state responsabili di oltre 20 milioni di decessi. Eppure dai dati emerge che l’80% delle morti per cause cardiovascolari si può evitare facendo prevenzione e con le cure adeguate. Oggi, 29 settembre, si celebra la Giornata Mondiale per il Cuore, un’occasione per ricordare i comportamenti che proteggono la salute cardiovascolare. La giornata è promossa in Italia dalla Fondazione Italiana Per il Cuore, membro nazionale della World Heart Federation, il tema di quest’anno è: “Per il cuore, con il cuore, per te”. I comportamenti che riducono i fattori di rischio aiutano a condurre uno stile di vita salutare e prevenire l’insorgenza o l’aggravarsi di patologie cardiovascolari.
Le abitudini che proteggono il cuore
Le malattie cardiovascolari possono essere legate a malattie genetiche come l’ipercolesterolemia familiare o malattie rare come l’amiloidosi cardiaca. Possono però anche insorgere per via di stili di vita non salutari e per patologie comuni come l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e l’obesità.
Le abitudini salutari, invece, proteggono dal rischio, tra cui: non fumare, seguire la dieta mediterranea evitando cibi ultra processati, svolgere una regolare (anche moderata) attività fisica, limitare il consumo di alcool e bevande zuccherate e adottare strategie utili a gestire lo stress quotidiano. Le ha ricordate Emanuela Folco, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore. Sono tutte azioni efficaci che – ribadisce – che ci aiutano a prenderci cura della nostra salute e del nostro cuore in particolare”.
Convivere con una patologia cardiovascolare
Un altro messaggio è indirizzato a quanti già soffrono di una patologia cardiovascolare. “Convivere bene con una patologia cardiovascolare è oggi più che mai possibile se, oltre al corretto comportamento di prevenzione, si associa una cura adeguata. È possibile perché sono disponibili molte terapie che possono essere personalizzate a misura di paziente, anche se è fondamentale che vengano seguite con attenzione. Seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute – sottolinea Paolo Magni, Coordinatore Comitato Scientifico della Fondazione Italiana Per il Cuore e Professore presso l’Università degli Studi di Milano – significa non interrompere o modificare le terapie prescritte e, in casi di dubbi o difficoltà a mantenere la cosiddetta aderenza terapeutica, rivolgersi con fiducia al proprio medico curante che saprà indirizzare il percorso di cura in maniera appropriata.”
La relazione medico-paziente
La FIPC ha di recente ottenuto il sostegno del Comitato Esecutivo dell’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari del Ministero della Salute e sta guidando un Gruppo di lavoro dedicato al tema dell’aderenza terapeutica.
“Si conferma di fondamentale importanza l’aspetto relazionale tra medico e paziente e dunque – precisa Folco – promuovere l’instaurarsi di un’alleanza terapeutica che è certamente uno degli aspetti che può contribuire ad aumentare l’aderenza alle terapie col conseguente miglioramento dell’outcome clinico”.
Giornata del cuore in Italia e nel mondo
“Anche per quest’anno confermiamo il nostro impegno nel sensibilizzare i cittadini sui cardini della salute cardiovascolare contribuendo all’organizzazione di attività locali – aggiunge Giuseppe Ciancamerla, Presidente di Conacuore – come i numerosi eventi organizzati da associazioni di pazienti e centri ospedalieri su tutto il territorio nazionale”.
La Giornata Mondiale per il Cuore (World Heart Day) è celebrata il 29 settembre di ogni anno. È una campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari, promossa dalla World Heart Federation e da oltre 200 organizzazioni nazionali che operano in più di 100 paesi. In Italia è promossa dalla FIPC, con la collaborazione di Conacuore (Coordinamento nazionale delle associazioni di volontariato dei cardiopatici) che raggruppa circa 80 associazioni di pazienti e Fondazione Giovanni Lorenzini (Milano – New York), partner storici di questa iniziativa, e con il patrocinio di numerosi enti e Società Scientifiche nazionali.