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Contraccezione, presto arriverà “il pillolo”

IL FARMACO SPERIMENTATO IN INDIA POTREBBE ARRIVARE PRESTO SUL MERCATO. INTANTO FA NOTIZIA QUANTO PRECISATO DALL'AIFA SUI RISCHI DEPRESSIONE LEGATI AI CONTRACCETTIVI ORMONALI

Diciamo le cose come stanno, la contraccezione è sempre stata una problema che la società ha scaricato sulle donne. E’ tipico che molti uomini si nascondano dietro la solita scusa, cioè che non esiste una pillola pensata per lui, ma la domanda che ora ci poniamo è: se invece esistesse “il pillolo”, gli uomini ne farebbero uso?. Ce lo chiediamo perché il momento della verità sembra si stia avvicinando, l’Istituto indiano per la ricerca medica (Indian Council of Medical Research, ICMR) ha infatti completato con successo l’ultima fase dei trials clinici sul primo contraccettivo maschile, un prodotto iniettabile, che è stato inviato recentemente, per l’approvazione, all’Agenzia del farmaco indiana, la Drug Controller General of India, DCGI. La notizia è stata anticipata da alcuni ricercatori coinvolti nel progetto, secondo i quali, scrive il quotidiano Hindustan Times, il farmaco avrebbe efficacia per almeno tredici anni. La terza fase del trial, appena conclusa, è stata condotta su 303 candidati, con il 97,3 di risultati positivi, e senza che siano stati riportati effetti collaterali. Il farmaco è pronto e può essere definito il primo contraccettivo maschile del mondo, ha detto il dottor RS Sharma, ricercatore senior dell’Icmr, che ha condotto la supervisione dei trial. L’Icmr è la più qualificata agenzia governativa indiana per la ricerca biomedica, sotto l’egida del ministero della Salute.

MA GLI ORMONI NO

Intanto, in questi giorni ha fatto molto scalpore la notizia che i contraccettivi ormonali possono avere come effetto collaterale depressione e comportamenti suicidari. Precisazione arrivata nientemeno che dalla dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota informativa. Nella lettera inviata ai medici, spiega che si è deciso di aggiornare le informazioni sul prodotto con questa nuova avvertenza, dopo una valutazione sulla sicurezza fatta in Europa sul rischio di comportamento suicidario e suicidio associati a depressione, nelle pazienti che usano contraccettivi ormonali. L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati noti associati ai contraccettivi ormonali. La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicidario e suicidio. Le pazienti devono quindi essere informate e contattare il proprio medico se notano cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se si presentano poco dopo l’inizio del trattamento. L’avvertenza vale per tutti i contraccettivi ormonali in vendita in farmacia, cioè pillola, cerotto, anello vaginale, spirale e impianto per uso sottocutaneo.

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