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Covid, allerta dagli "ospedali sentinella"

Covid, un trasporto in barella di biocontenimento

I ricoveri per Covid non accennano a diminuire, anzi, sono in aumento. A rivelarlo sono i dati che provengono dagli ospedali sentinella della Federazione italiana della aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO), network che rivela un incremento complessivo delle ospedalizzazioni per Covid pari al 10,1%. Si passa insomma dagli 810 pazienti del 30 novembre agli 892 degenti del 7 dicembre. Altro dato che preoccupa è quello dell’età media di chi finisce in ospedale: 75 anni tra i vaccinati e addirittura 64 anni per i non vaccinati, con uno scarto di ben 11 anni. Come sempre, i numeri più significativi e indicativi dell’evoluzione della pandemia sono quelli dei reparti di Terapia intensiva dove finiscono i pazienti in gravi condizioni. E in questo caso le forme gravi di Covid riguardano sempre più i non vaccinati.

FOCUS TERAPIE INTENSIVE

Stando ai dati Fiaso, crescono ancora i pazienti no vax in Terapia intensiva, mentre continuano a diminuire quelli vaccinati. E, tra i ricoverati in gravi condizioni, non ci sono soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi. L’ultimo report del 7 dicembre degli ospedali sentinella conferma e consolida il trend, già evidenziato nella rilevazione del 30 novembre, delle ospedalizzazioni Covid nei reparti di Rianimazione: in una settimana sono aumentati del 15% i pazienti ospedalizzati non vaccinati e sono diminuiti del 22% i ricoverati vaccinati. Dall’analisi della tendenza degli ultimi 15 giorni, dunque, emerge come i no vax in Terapia intensiva abbiano avuto un rapido incremento del 32% e, di contro, i vaccinati in Terapia intensiva si siano ridotti del 33%. Complessivamente sono 97 i ricoverati nelle Terapie intensive dei 16 ospedali sentinella con un incremento del 2% rispetto a una settimana fa quando erano 95. I pazienti non vaccinati sono 77 mentre quelli vaccinati risultano 20. Da sottolineare come i vaccinati siano tutte persone che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 4 mesi. Si tratta, inoltre, per il 75% dei casi di soggetti affetti da gravi comorbidità e con un’età media di 69 anni. Ben diversi i numeri che riguardano i no vax. I soggetti finiti in Rianimazione senza aver mai avuto una dose di vaccino sono in media più giovani, 62 anni, e nel 42% dei casi sono persone sane che non soffrono di altre patologie. Interessante anche la differenza del range di età che fra i vaccinati è fra 47 e 85 anni e fra i non vaccinati fra 21 e 83 anni.

PAZIENTI PEDIATRICI 

Il totale dei pazienti di età inferiore ai 18 anni ricoverati negli ospedali sentinella Fiaso è di 19 di cui 1 in terapia intensiva. In una settimana le ospedalizzazioni sono state complessivamente stabili. La metà dei ricoverati ha più di 5 anni. Il 50% dei bambini ricoverati per Covid rientra nella fascia di età che potrà accedere alla vaccinazione. L’avvio della campagna vaccinale per i pazienti tra 5 e 11 anni, a partire dalla prossima settimana, dunque, consentirà di proteggere anche i più piccoli. È bello sottolineare come in tutte le Regioni le Aziende sanitarie stiano organizzando sedute vaccinali a misura di bambino con clown, supereroi e babbi Natale, perché il momento della vaccinazione si trasformi in festa.

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