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Digital Health, Italia ultima per competenze digitali. Il corso gratuito

malattia neurodegenerativa, un medico mostra schermo al paziente anziano
Barbaglia: l'obiettivo è abbattere le barriere che limitano l’accesso a prestazioni essenziali digitali ai pazienti fragili e agli anziani

Un corso di digitalizzazione per dare alle persone affette da patologia cronica respiratoria e agli anziani gli strumenti per sfruttare appieno le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. Lo ha proposto l’Associazione Respiriamo Insieme-APS, si tratta della seconda edizione dopo la prima realizzata in pandemia. La gestione corretta dei servizi di Digital Health è il presupposto per rendere efficace una terapia. “Per consentire all’innovazione tecnologica di trasformarsi da opportunità a reale risorsa, abbiamo ideato questo progetto “ABC-SALUTE” con l’obiettivo di abbattere le barriere ambientali, culturali ed economiche che ad oggi esistono e che limitano l’accesso a prestazioni essenziali digitali. Vogliamo che tutti i pazienti e gli anziani fragili – interviene Simona BARBAGLIA, Presidente Associazione Respiriamo Insieme-APS – possano veder garantito un buon livello di inserimento nel tessuto sociale di appartenenza e una adeguata presa in carico, anche attraverso gli strumenti digitali, alleggerendo il peso sul sistema sanitario e sociale”.

Digital Health, Italia agli ultimi posti

Nel rapporto DESI 2020 (Digital Economy and Society Index) della Commissione europea, l’Italia è al 25° posto su 28 Stati membri dell’UE nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società e nella dimensione “Capitale umano”. Quella che riguarda le competenze digitali, ottiene un punteggio molto basso, tanto da portare l’Italia all’ultimo posto in Europa.
“Vogliamo garantire ai destinatari del progetto l’opportunità e gli strumenti operativi di supporto per accedere ad assistenza specialistica, assistenziale e psicologica da remoto, ai servizi digitali delle amministrazioni pubbliche, private e del terzo settore. Vogliamo metterli nelle condizioni di migliorare la socialità durante periodi di convalescenza o isolamento (assenza di un familiare o caregiver) – continua BARBAGLIA – e creare una rete territoriale di auto-aiuto per promuovere e/o migliorare l’inserimento nel tessuto sociale d’appartenenza delle persone in situazione di fragilità sanitaria o sociale. La nostra grande aspirazione è quella di rafforzare una rete digitale che possa assistere i pazienti con patologia respiratoria e gli anziani attraverso informazioni e servizi da remoto a loro dedicati”.

Patologie respiratorie  terza causa di morte nel mondo

Le patologie respiratorie sono la terza causa di morte nel mondo. La popolazione anziana è quella più a rischio, perché non sempre può contare su un familiare o caregiver addestrato che lo aiuti a gestire la malattia. Per i pazienti con patologia respiratoria e per gli anziani fragili, l’assenza, anche solo temporanea, di un familiare e/o caregiver comporta preoccupazioni e ansie, specialmente se questo limita l’accesso agli strumenti per la prevenzione o il monitoraggio della salute. Secondo i dati, in Italia il mondo della salute è uno dei settori professionali che risente di più del grave ritardo nel processo di digitalizzazione e di innovazione tecnologica.

“La digital health si sta rivelando essenziale per garantire i servizi di monitoraggio e cura di cui i pazienti e gli anziani fragili hanno bisogno. Ciò nonostante, è importante che queste persone siano pronte e messe in condizione, attraverso una adeguata formazione e gli strumenti necessari, di coglierne l’opportunità e di beneficiarne a pieno. Dalle verifiche effettuate tra i nostri numerosi soci (circa 2000) – conclude BARBAGLIA – è emerso che, fra la popolazione destinataria del progetto, non tutti (40%) purtroppo dispongono della tecnologia necessaria e che molti (circa il 50%) non ritengono di avere la competenza necessaria per usare, senza il supporto di un familiare, i servizi di telemedicina. C’è quindi il rischio che un servizio nato per raggiungere un numero ampio di persone crei in realtà disuguaglianze tra la popolazione, con la possibilità di “lasciare indietro” alcune categorie già svantaggiate”.

Il corso gratuito ABC-SALUTE

Il percorso formativo è gratuito e ha 2 livelli di formazione: quello base in presenza (con un massimo di 25 persone) e quello intermedio on-line (numero aperto).
Il primo è rivolto a chi non ha esperienza o ha una conoscenza di base delle tecnologie digitali. Tutti possono fare richiesta e avere a disposizione sia dispositivi digitali che la connessione internet. Viene fornita anche una dispensa cartacea.
Quello intermedio è pensato per chi ha frequentato il corso base o ha esperienza per poter partecipare a un corso online (es. usa la propria casella di posta, naviga su internet). Per iscriversi è necessario compilare il form e scegliere le date del corso.

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