Ricerca innovazione

Svelato il meccanismo che "fa morire di fame" i tumori

ASMD Niemann Pick, una ricercatrice a lavoro
Niemann Pick

Far morire di fame i tumori. È su questo che si basa una scoperta tutta italiana che offre grandi speranze per il futuro della lotta al cancro. In sostanza, il meccanismo scoperto dai ricercatori coordinati da Saverio Minucci (direttore del Programma Nuovi Farmaci dell’Istituto Europeo di Oncologia) è letteralmente in grado di far morire di fame il cancro. Non a caso la scoperta è pubblicata sulla rivista Cancer Cell, una delle riviste di settore più prestigiose al mondo.

SPERIMENTAZIONE

Per ora lo studio ha coinvolto solo cavie di laboratorio e cellule umane in vitro, ma ha già offerto risultati entusiasmanti. Dimostra infatti che una dieta ipoglicemica e l’assunzione di metformina (farmaco che generalmente è impiegato per il diabete di tipo 2) possono uccidere le cellule del tumore attraverso un inedito meccanismo molecolare che, se attivato, è appunto in grado di “affamare” le cellule del tumore. La ricerca è sostenuta da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro e presto, annuncia Minucci, inizierà la sperimentazione clinica sui pazienti. I ricercatori hanno dunque evidenziato che una dieta che porti a un abbassamento della glicemia, associata alla somministrazione di metformina, innesca una reazione a catena che si rivela mortale per le cellule cancerose.

MANGIARE SANO

Non è certo un segreto che una dieta sana, ricca di cereali integrali e legumi, frutta e verdura, con poca carne rossa e una fortissima riduzione del consumo di bevande zuccherate e carni conservate, protegge dallo sviluppo di tumori.  Addirittura sembra che comportamenti alimentari sani possano contrastare efficacemente anche l’insorgenza di recidive. Quindi, al di là dei progressi della medicina, il primo consiglio per cercare di restare in salute è quello di seguire le raccomandazioni del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF) e i consigli del Codice europeo contro il cancro. Attenzione anche ad alimenti apparentemente innocui, ma che possono interferire con alcune specifiche terapie. Il pompelmo e il suo succo, per esempio, possono bloccare l’azione di enzimi importanti per l’assorbimento e il metabolismo di alcuni farmaci e, in questo modo, ridurne l’efficacia. Insomma, in attesa che le promesse della medicina moderna si traducano in nuove terapie, il primo passo per tenersi in salute è quello di avere comportamenti sani.

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