Prevenzione

Cannabis: numeri ed effetti della sostanza più usata al mondo

Cannabis: numeri ed effetti della sostanza stupefacente più usata al mondo

Canne, fumo, marijuana, ganja: ci sono tanti modi per chiamarla, ma la sostanza è sempre la stessa. La Cannabis è la sostanza stupefacente più consumata al mondo. Lo dicono i dati pubblicati dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle Tossicodipendenze del 2017. In Europa l’hanno provata 87,7 milioni di persone e di questi, 17,1 milioni di persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni ne hanno fatto uso almeno una volta nell’ultimo anno.

Fra i più giovani il rapporto tra sesso maschile e femminile è di 2 a 1. Secondo una ricerca pubblicata su The Lancet Psychiatry del 2014, il 17% dei consumatori adolescenti di cannabis ne diventa dipendente e la percentuale aumenta fino alla metà quando viene consumata quotidianamente.

Gli effetti delle canne
La cannabis viene normalmente assunta dal fumo, il sistema cardio-respiratorio è il primo ad essere danneggiato. Inoltre il più importante principio attivo della cannabis, il delta 9 tetraidrocannabinolo (THC), agisce su diverse zone del cervello causando effetti negativi sulla memoria e sull’apprendimento (ippocampo), sui sistemi di regolazione dei movimenti (cervelletto e gangli della base), sui centri della fame (ipotalamo) e sui centri di regolazione del piacere (nucleo accumbens), creando dipendenza. Quando la cannabis viene fumata, gli effetti euforizzanti compaiono entro qualche minuto. Lo spazio può sembrare alterato e il tempo può apparire rallentato, improvvisamente si colgono dettagli (forme o colori) a cui non si aveva prestato attenzione, si sperimentano esperienze di distacco da sé (depersonalizzazione) e dalla realtà (derealizzazione). Al tempo stesso, si manifestano alterazioni della capacità di giudizio con messa in atto di comportamenti rischiosi, sospettosità, alterazioni del tono dell’umore, stati d’ansia fino al panico e sintomi psicotici come deliri e allucinazioni.
L’uso di marijuana in adolescenza è associato ad un aumentato rischio di sviluppare futuri disturbi psichiatrici, in particolare disturbi depressivi e psicotici, soprattutto se il consumo abituale avviene prima dei 16 anni, epoca in cui il cervello è ancora in fase di sviluppo.

Tuttavia, i livelli di Cannabis consumati dai giovani europei sono inferiori rispetto a quelli degli Stati Uniti, il consumo di cannabis è segnalato meno frequentemente di quello del tabacco. Per contro, gli studenti statunitensi consumano più cannabis che tabacco (il cui consumo è molto limitato). Ci sono differenze anche nei livelli di alcol: c’è un maggior numero di studenti europei, anche con maggiore intensità rispetto ai propri coetanei americani.

 

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