Prevenzione

Meno incidenti, ma più morti sulle strade. Agosto mese nero

Meno incidenti, ma più morti sulle strade. Agosto mese nero

In Italia ci sono stati più morti per incidenti stradali rispetto all’anno precedente (+2,9%). A dirlo sono i dati del 2017 appena svelati dall’Istat. Nonostante un lieve calo di sinistri e feriti (rispettivamente -0,5 e -1%) c’è un forte incremento di vittime fra i motociclisti e pedoni (+11.9% e +5,3%). Insomma, nessuna buona notizia, neanche sul fronte economico, visto che i costi sociali ammontano a 19,3 miliardi di euro l’anno, l’1,1% del Pil.

I numeri 

3.378 lenzuoli bianchi sono stati stesi sull’asfalto nel 2017 contro i 3.283 del 2016. I sinistri sono stati 174.933 rispetto ai 175.791 dello scorso anno, quindi con una piccola riduzione. Stesso discorso per i feriti (246.750 erano 249.175 nel 2016: -1%), stabili i feriti gravi (oltre 17.000: 5 ogni vittima, 68% uomini, 32% donne). Scende così da 5,3 a 5,1 il rapporto feriti gravi/decessi.

Gli anziani (75-79 anni) sono le prime vittime della strada e rappresentano il 7,8% del totale. Il vero allarme però è per i motociclisti (+11.9% di morti) e pedoni (+5,3%), anche se diminuiscono le vittime fra ciclomotoristi (-20,7%, ma solo perché il mercato di cinquantini di fatto non esiste più) e ciclisti (-7,6%).

“Rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime sulle nostre strade – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente di ACI (Automobile Club d’Italia) – dopo la flessione del 2016, forse complice anche il positivo contesto economico associato alla crescita delle prime iscrizioni e delle percorrenze. La rete viaria nazionale è davvero vasta, in molti casi obsoleta, non aggiornata nei sistemi di sicurezza passiva quali guard-rail, asfalto e aree di sosta. Mi auguro che a breve venga avviato un piano strategico di riordino dell’intero sistema infrastrutturale, nelle città così come per le grandi arterie. Un contributo fondamentale per la sicurezza – conclude Sticchi – potrebbe essere fornito dagli ADAS, tanto che l’ACI auspica da tempo la loro obbligatorietà su tutti i nuovi modelli”.

Dove?

Aumentano i morti su autostrade ed extraurbane, diminuiscono nei grandi Comuni. Nel 2017 è calato il numero di incidenti su alcune arterie (130.461; -0,5% su strade urbane; 35.077, -0,7% su quelle extraurbane), mentre è salito in autostrada, (9.395; +0,4%), allo stesso modo sono diminuiti anche i feriti in città e sulle strade extraurbane (174.612 e 56.294 rispetto a 176.423 e 56.962 del 2016, pari a -1%, e -1,2%). Crescono, invece, (+8,0%) i morti su autostrade (incluse tangenziali e raccordi) e strade extraurbane (+4,5%), mentre diminuiscono (-5,8%) quelli all’interno dei centri abitati dei grandi Comuni.

Perchè

Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (il 40,8% del totale). Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza (21.463), manovra irregolare (15.932), comportamento scorretto del pedone (7.204): rispettivamente il 9,6%, il 7,1% e il 3,2% del totale.

Sulle strade urbane la prima causa è il mancato rispetto di precedenza o semafori (17,1%), seguito dalla guida distratta (14,6%); su quelle extraurbane la guida distratta o andamento indeciso (20,1%), velocità troppo elevata e mancata distanza di sicurezza (14,6% per entrambi).

Violazioni principali: velocità, segnaletica e cinture di sicurezza/seggiolini.
Anche nel 2017, le maggiori violazioni al Codice della Strada sanzionate dalle Forze dell’Ordine, restano: al primo posto il superamento dei limiti di velocità (2.843.552, +6,9%), seguita dall’inosservanza del rispetto della segnaletica (391.369, +7,8%), dal mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (202.993, +3,4%) e ai ciclisti per comportamenti errati (+3,8%). Segno meno per le sanzioni sul mancato uso di lenti o l’uso improprio di telefoni cellulari o cuffie (145.815, -8,0%) e quelle elevate ai pedoni (3.191, -12,1%).

Quando

È agosto il mese più pericoloso. I mesi estivi contano il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto ha il maggior numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali (2,3 morti ogni 100 incidenti), maggio, giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso, sulle strade urbane maggio e giugno (12.359 e 12.505), 4.383 e 4.633 incidenti a giugno e luglio su quelle extraurbane. Febbraio è il mese con il minor numero di incidenti (11.493) e morti (199). Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) si registrano il 10,5% degli incidenti e il 20,2% dei morti. Dal tramonto all’alba, invece, accadono circa il 27% degli incidenti.

In ripresa la mobilità: lo scorso anno le prime iscrizioni di veicoli sono aumentate del 7% rispetto al 2016, mentre il parco veicolare dell’1,7%. Cresciute anche le percorrenze autostradali: +2,2%, con oltre 84 miliardi di km percorsi.

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