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Disturbo bipolare: non c’è legame con aggressività

Bonus psicologo, una serie di palloncini con diverse espressioni

Nell’immaginario comune il disturbo bipolare viene spesso associato a comportamenti violenti. Tuttavia si tratta di un pregiudizio senza alcun fondamento, come indica lo studio condotto dall’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e pubblicato sul Journal of Psycopatology.

La ricerca ha messo in luce come i rari episodi di aggressività nei pazienti bipolari siano, nella quasi totalità dei casi, legati a un abuso di alcool o di sostanze stupefacenti e siano inoltre concentrati nelle fasi acute della malattia.

Disturbo bipolare e comportamenti violenti. Lo studio

Il lavoro è stato coordinato dalle psichiatre Raffaella Zanardi e Cristina Colombo, docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele e direttrice del Centro Disturbi dell’Umore dell’Ospedale San Raffaele Turro.

I ricercatori hanno analizzato 151 persone, focalizzando l’attenzione sia alle fasi acute di malattia sia ai periodi di benessere. I comportamenti aggressivi presi in considerazione sono stati irritabilità, aggressività verbale, aggressività contro oggetti e aggressività verso le persone.
Il primo dato emerso dallo studio riguarda il fatto che gli episodi di aggressività sono risultati paragonabili o inferiori alla quasi totalità di quelli registrati dai precedenti studi pubblicati sull’argomento. Stratificando il risultato per il tipo di comportamento aggressivo, è emerso come solo l’1,32% dei pazienti aveva mostrato atteggiamenti violenti verso persone, mentre negli altri casi è stata registrata violenza verso oggetti o episodi di violenza verbale

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