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AIOM: ok legge sul biotestamento, ma con uno sguardo al progresso cure

Meditazione e autoipnosi riducono il dolore del 25%. Lo studio

“Oggi terapie innovative permettono di cronicizzare neoplasie difficili da curare fino a pochi anni fa. Nuovi trattamenti non conosciuti all’atto della sottoscrizione delle dichiarazioni anticipate possono migliorare la sopravvivenza. La norma dovrebbe considerare con più attenzione le opportunità sopravvenute”. Il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) esprime un giudizio globalmente positivo sul Disegno di Legge N. 2801 in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento, approvato alla Camera lo scorso aprile, che si ispira ai principi propri di AIOM di condivisione, accompagnamento e informazione del paziente. Il Disegno di Legge compendia anche i principi di diritto alla scelta e all’autodeterminazione. “In questa delicata e trasversale tematica – spiega il prof. Pinto – è più che mai indispensabile, in tutti i passaggi legislativi, il raggiungimento di un sintesi tra i diversi pensieri, laici e confessionali, presenti nel nostro Paese, in ottemperanza all’uguaglianza nei diritti. Risulta ancora importante sottolineare che si tratta di un Progetto di legge che per la prima volta interviene su eticità in relazione anche a tecnologie e nuove potenzialità delle cure”.
“Riteniamo che questa legge possa rispondere alle esigenze dei cittadini colpiti da tumore e dei clinici – continua il prof. Pinto -. Valorizza e promuove la relazione di cura e fiducia tra medico e paziente che si basa sul consenso informato. Viene anche ribadito che il paziente non possa esigere trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali. È una disposizione molto importante perché pone un argine contro la deriva costituita da teorie totalmente prive di basi scientifiche con cui vari ‘guaritori’ sfruttano la disperazione dei malati. L’eventuale rifiuto del trattamento da parte del paziente non implica l’abbandono terapeutico, è infatti sempre garantita l’erogazione delle cure palliative e della terapia del dolore”. Nella recente audizione al Senato l’AIOM ha individuato alcuni punti della proposta di legge (che è già stata approvata dalla Camera dei Deputati) da delineare in modo da non lasciare dubbi interpretativi.

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