Prevenzione

Problemi tiroidei per 6mln di italiani. Quattro punti da sapere

Carcinoma della tiroide

I problemi della tiroide colpiscono 6 milioni di italiani, per lo più donne. Ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroidite autoimmunitaria di Hashimoto o Morbo di Graves, noduli e gozzo sono i disturbi più comuni, spesso associati a problemi di peso, intestino, gonfiore addominale, stanchezza e stress.

Tra i nemici principali della tiroide ci sono stress e ritmi frenetici, con poco sonno. In particolare, uno stato di stress prolungato induce la produzione di cortisolo (il cosiddetto ormone dello stress) che frena il lavoro della tiroide rallentando il metabolismo e facendo ingrassare.

In occasione della Settimana mondiale della Tiroide che si celebra dal 21 al 27 maggio, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e Serena Missori, endocrinologa e nutrizionista, autrice del libro “La dieta della tiroide”, in collaborazione con Consulcesi Club, rivelano quattro segreti sulla salute tiroidea che tutti dovrebbero conoscere.

-Il primo riguarda il benessere dell’intestino, uno dei fattori più importanti per la funzione della tiroide. Quando quest’organo è infiammato, assorbe male i nutrienti, produce più tossine che entrano nel circolo sanguigno, alterando l’equilibrio degli ormoni, compresi quelli tiroidei. Per il benessere dell’intestino, meglio limitare gli zuccheri semplici, bere tanta acqua e consumare vegetali ricchi di fibre. Molti studi dimostrano che la permeabilità intestinale, dovuta all’infiammazione da cibo, disbiosi della flora batterica e tossine, può favorire la produzione di anticorpi contro la tiroide e quindi la tiroidite autoimmune. 

-I ritmi frenetici, eventi stressanti e poco riposo sono un mix letale che può mandare in tilt la tiroide compromettendo la funzionalità. Ecco perché gli esperti sottolineano l’importanza di saper gestire lo stress, anche attraverso tecniche di rilassamento e meditazione.

-Molti cibi potrebbero aiutare la salute tiroidea, tra questi il pesce (compresi gamberetti, totani e calamari), che contengono sia proteine che iodio, i pistacchi, per il loro apporto di tirosina, amminoacido essenziale per la formazione degli ormoni tiroidei, le noci del Brasile ricche di selenio e fondamentali per i processi enzimatici e le uova.

Il sonno: dormire poco o in modo disturbato fa aumentare il lavoro delle ghiandole surrenali con maggiore produzione di adrenalina e noradrenalina nonché di cortisolo. L’eccessiva produzione di cortisolo, soprattutto notturna, momento in cui deve essere prodotto soltanto in minima parte, fa innescare una resistenza agli ormoni tiroidei e un aumento della Reverse T3 che è il freno del metabolismo. Tutto ciò si può tradurre nel tempo in disfunzione tiroidea da mancanza di sonno.

   

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